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martedì 17 maggio 2011
Napoli, la lunga festa tra champagne,«F1rst» e disco music
Un solo grido: «Chi-non salta-juventino-è». Chiaia come la curva B. Centro di una festa grande, pazzamente felice e spontanea, esplosa domenica notte a piccoli nuclei dal centro della movida napoletana e fino al Lungomare: Lavezzi da una parte e Hamsik dall'altra; Cavani in fuga dai tifosi e Pazienza in partenza (letteralmente). Tutto questo è stato Napoli, il Napoli, nella notte del traguardo Champions e del grande dubbio legato a Mazzarri. Il solito. Mai sopito, neanche nel giorno dello champagne. La squadra ha goduto di un assaggio di festa, legittima, raccolta in gruppetti: il party vero, quello che vedrà i protagonisti della cavalcata tutti insieme a cantare e brindare, ci sarà mercoledì. Nel frattempo domenica, dopo aver abbandonato il San Paolo, i calciatori si sono sparpagliati nei ristoranti del centro, mentre qualcuno, come De Sanctis ad esempio, è tornato a casa insieme con moglie e prole. Prima di tutto, però, un retroscena. Un motivetto che ha dato il «la» ai festeggiamenti, gentilmente offerto da una famiglia di Fuorigrotta, asserragliata sul balcone di casa che affaccia sulla rampa di uscita degli spogliatoi: quando la squadra è uscita dallo stadio, i signori in questione hanno esposto uno stereo e sparato al massimo del volume la musica della Champions. Un omaggio. Un anticipo della sinfonia che farà da prologo alle partite del Napoli nell'Europa che conta. Applausi, sorrisi e poi il rompete le righe. Hamsik, Gargano, Santacroce e Yebda hanno optato per la musica dell'Occhi Occhi Oh, il locale di Chiaia di Massimiliano Maturo: i quattro hanno cenato a base di antipasti e carne, e poi hanno brindato a champagne. Curiosa la scena d'ingresso: al seguito di Hamsik, infatti, c'erano una ventina di amici e familiari giunti dalla Slovacchia. Richard, il padre del centrocampista, ha anche esposto uno striscione dedicato al figlio e al genero (Gargano). I giocatori hanno mangiato, intonato di continuo «chi- non salta-juventino-è» e «oj vita oj vita mia», e poi si sono spostati in pista. A ballare fino a notte fonda. Relax meritato. Poco distante, ai tavoli del «F1rst», il nuovo elegante pub-grill di Marco e Carmine Iorio, c'era Cavani accompagnato dal procuratore. In perfetta solitudine. Semplice la spiegazione: inizialmente il Matador aveva optato per Regina Margherita, sul Lungomare, ma poi, a bordo della sua Golf rossa, è stato riconosciuto e braccato dai tifosi. Tanto da doversi dileguare. Da Regina, invece, c’erano Paolo Cannavaro, Lucarelli, Maggio e Aronica con le rispettive consorti: a stappare lo champagne ci ha pensato il capitano, con tanto di discorso e occhi lucidi. Lavezzi, dal canto suo, ha deciso per una scorpacciata di carne da Nexxt, sulla Riviera di Chiaia, insieme con la fidanzata Yanina. Stessa scelta di Mascara e famiglia e poi di Pazienza, che ha ordinato la cena e l'ha portata via, pronto a partire. Mazzarri, invece, ha cenato insieme con alcuni amici genovesi e il sindaco di San Vincenzo, il paese natio, al ristorante Europa di Pozzuoli. Infine De Laurentiis, Fassone e Bigon hanno raggiunto un noto ristorante, trasformando la cena in una sorta di «colazione di lavoro» per programmare le strategie future
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