lunedì 9 maggio 2011

Lucarelli, zero gol e troppi infortuni ma tanti consigli per i più giovani.

Un campionato a zero gol. A Cristiano Lucarelli, classe ’75, non accadeva da quando era diciannovenne e giocava a Perugia, stagione ’94-’95. Poi tante reti: il bomber amico di Mazzarri si era presentato a Napoli con il biglietto da visita di 119 gol in 298 partite di serie A, gli ultimi 10 con il Livorno, insufficienti per la salvezza. Evidentemente l’azzurro non doveva essere nel suo destino. A metà agosto il tecnico aveva forzato le resistenze di De Laurentiis per l’anziano ex capitano del Livorno, arrivato a costo zero dal Parma, con riscatto fissato alla cifra estremamente simbolica di 1.000 euro. Poche settimane di allenamenti ed ecco il crac: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’operazione del professor Mariani, la rieducazione con i preparatori Pondrelli e D’Onofrio, infine il rientro contro il Bologna in coppa Italia. In tutto, dieci apparizioni tra campionato e coppe. Senza gol. Lucarelli, assente ieri a Lecce per un risentimento muscolare, cercherà di sbloccarsi contro l’Inter, ammesso che migliorino le sue condizioni fisiche, perché Mazzarri sarà costretto a rinunciare sia a Cavani che a Mascara, squalificati. Il matrimonio tra Lucarelli e il Napoli è durato poco ed è stato sfortunato. Le condizioni fisiche dell’attaccante non sono state convincenti neanche a distanza di sette mesi dall’infortunio, come si è notato nei 25’ di fine aprile a Palermo, ultima delle otto presenze in campionato (in tutto 179’ in campo). Tuttavia l’attaccante ha recentemente scritto sul sito internet curato dal suo procuratore Carlo Pallavicino, professionista molto vicino a Mazzarri: «Non ho giocato tanto, ma sono felice sul piano personale». A prescindere dall’operazione e dalle zero reti, sente di aver dato un contributo nello spogliatoio, magari con i consigli per i più giovani, come gli attaccanti Cavani, Lavezzi e Hamsik: il bomber ha fatto spesso soltanto il loro tifoso.

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