Da una parte il ronzio sempre più forte della stampa spagnola, dall'altra le parole lapidarie di Federico Pastorello, il suo potente procuratore.
«No, Giuseppe ora deve solo pensare a star bene e a giocare un grande Europeo con la Nazionale di Prandelli. Per il mercato c'è tempo. E di lasciare il Villarreal non se ne parla ancora». Giuseppe, s'intende, è Giuseppe Rossi, il Pepito d'Oro vecchio sogno di De Laurentiis.
Pastorello, come sta Rossi?«Lavora tanto, ha iniziato la riabilitazione dopo l'infortunio. Non si è fermato neanche a Natale. Credo che, se verranno confermati i tempi di recupero che mi hanno riferito i medici, ci vorranno almeno tre mesi perché ritorni in campo. Poi dovrà fare un grande Europeo».
Il momento negativo del Villarreal può cambiare le strategie di mercato degli spagnoli?
«Non so cosa succederà se non si qualificherà alla Champions. Però non è la prima volta partono male e poi recuperano nel girone di ritorno. So che sia a me che a Rossi è molto dispiaciuto l'esonero di Garrido con cui Giuseppe si è trovato molto bene».
Domanda a bruciapelo, può venire al Napoli?
«De Laurentiis non perde occasione per spendere parole di affetto con lui. So che si sono incrociati prima della gara di Champions e il presidente gli ha detto di tenersi pronto, che il tempo a Napoli è sempre bello...».
Un affare che si può fare?
«Beh, il mio amico Riccardo (Bigon, ndr) sa quali sono le condizioni per ingaggiare il giocatore. Mai dire mai. Ma ripeto, ora nella testa di Giuseppe c'è solo il recupero della forma migliore».
Lui vuole gli Europei?
«Sì, Prandelli lo aspetta e lui non vede l'ora di indossare nuovamente la maglia della Nazionale. E quella sarà la sede migliore per far vedere quanto vale».
A proposito di Bigon, gli ha offerto qualche giocatore per gennaio?
«Sì, Muntari. Ma è ovvio che il centrocampista lascia l'Inter per giocare titolare. E a Napoli sarebbe difficile avere questa certezza».
Neppure Vargas ce l'ha, secondo lei?
«Soprattutto lui, per il ruolo che ha. Non vedo come nel breve termine possa togliere il posto a uno tra Cavani, Lavezzi o Hamsik».
C'è una moda sudamericana negli ultimi tempi. Che ne pensa?
«Penso che, brasiliani a parte che sono una certezza per serietà e rendimento, siano delle grandi scommesse».
Compreso questo giovane cileno?
«Il calcio cileno è in grande crescita. Sanchez ha fatto da spot per molti talenti di quel Paese. Vargas era negli scout di tutti i top club europei. Il Napoli di sicuro lo ha soffiato a molte contendenti».
Candreva è un altro dei suoi assistiti che cambierà squadra?
«Sì è vero. Al Cesena non sta andando come previsto. Stiamo cercando delle soluzioni che possano accontentare il giocatore».
Che mercato sarà questo di gennaio
«Ci sono pochi soldi, tanti scambi e tante operazioni al risparmio: qualcuno proverà a sfoltire la rosa, magari accollandosi anche gran parte dell'ingaggio».
Qualche colpo ci sarà?
«Quelli di cui si sa: Borriello andrà alla fine alla Juventus e Tevez finirà al Milan, anche se so che il club rossonero lo vuole in prestito senza diritto di riscatto».
C'è aria di austerity?
«È vero. Ed è quello che dicevo prima: denaro in giro ce n'è poco».
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martedì 27 dicembre 2011
domenica 18 settembre 2011
Clicca qui per ascoltare Speciale Napoli - Milan ed intervieni in diretta!!
Segui lo Speciale Napoli - Milan sulla web radio, clicca qui. Puoi intervenire in diretta attraverso la chat o telefonando allo 089/0976075 o inviando una mail a radiostonata@gmail.com .
martedì 13 settembre 2011
Fotogallery - Ecco il Napoli in partenza a Capodichino:direzione Manchester.
Partita l'operazione City. La squadra azzurra accompagnata dal direttore generale Fassone, dal capo ufficio stampa Baldari, dal team manager Santoro e da un nutrito gruppo di giornalisti, è partita stamattina dall'Aeroporto Internazionale di Capodichino con un volo charter delle 10,20 diretto a Manchester. Tantissimi i curiosi accorsi, sorrisi ed ostentata serenità da parte di tutti i componenti della truppa partenopea. Da notare che anche le T-shirt da passeggio hanno i richiami e i numeri in Oro Champions.
NapoliVitaMia vi regala gli scatti della partenza da Capodichino.
NapoliVitaMia vi regala gli scatti della partenza da Capodichino.
domenica 11 settembre 2011
Mazzarri e la rimessa lunga di Campagnaro: "Sono anni che lo dico: sfruttiamo la rimessa lunga di Hugo"
Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha svelato che la rimessa lunga di Campagnaro per Lavezzi non è stata poi così tanto casuale: "Non mi va di scoprire le carte, però è vero che spesso dico ai ragazzi di provare la rimessa lunga. Il primo gol è nato così ma sono anni che lo dico, il fuorigioco non c'è sulla rimessa e quindi dobbiamo provare a sfruttare anche la rimessa lunghissima di Campagnaro".
mercoledì 7 settembre 2011
Ferguson: "Il Napoli stupirà! E' nel girone di ferro, ma con quei settantamila tifosi niente è impossibile. Hamsik? Vorrei conoscerlo meglio"
Il tecnico e manager del Manchester United, il leggendario Sir Alex Ferguson, ha rilasciato un'intervista ad il Corriere dello Sport dove parla anche del Napoli. Ecco quanto evidenziato da NVM: "Il Napoli stupirà. E' inserito nel gruppo più difficile, lo chiamo il girone della morte: se sopravvivono a quel girone, possono arrivare ovunque. Hanno la spinta di 70-80 mila tifosi, incredibile. Mi ricordo i mondiali del 1986 quando allenavo la Scozia: nel girone pescammo Germania, Danimarca e Uruguay, fu molto dura. Quando c'è un sorteggio, innanzitutto speri di non viaggiare tantissimo, di evitare squadre turche o ucraine, ad esempio, perché le trasferte lunghe possono essere un problema. La seconda cosa: pensare a portare a casa 10 punti. Hamsik le piace? Vorrei conoscerlo meglio".
mercoledì 31 agosto 2011
Milito:''Per lo Scudetto c'è anche il Napoli,Pandev giocatore incredibile!''
L'attaccante dell'Inter, Diego Milito, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano spagnolo Marca. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Scudetto? Molte squadre si sono rinforzate, su tutte il Napoli. Credo che gli azzurri con Pandev,essendo un grande giocatore,abbiano raggiunto lo stesso livello nostro e del Milan, sarà una bella lotta“
De Laurentiis: "Fideleff ha firmato,Gargano non ha rinnovato. La Fiorentina voleva Cigarini ma ho preferito darlo a Marino.''
Aurelio De Laurentiis fa un bilancio del mercato a Marte Sport Live: "Alle 15 ha firmato Fideleff. E' stato un acquisto complicato, sono estremamente contento e soddisfatto. Eravamo partiti sul brasiliano Juan, ma non mi ha trasmesso una corretta energia. E poi siamo sicuri che i brasiliani funzionino con gli argentini? Ne abbiamo già tanti di argentini e ho pensato fosse meglio prenderne un altro. Ho detto a Bigon di non pensarci due volte". De Laurentiis chiarisce pure le voci su Gargano: "Non ha affatto rinnovato il contratto, non capisco chi mette in giro certe voci. Sul suo sito? Davvero non so che dire, sono io che decido queste cose e non abbiamo fatto nulla. La Fiorentina? Ci siamo sentiti con Corvino, volevano il nostro regista che poi è finito all'Atalanta. Non mi ha mai chiesto Gargano". De Laurentiis commenta le parole di Petrucci: "E' un grande presidente del Coni. Abbiamo condiviso pensieri che al momento è difficile applicare. Io ragiono da imprenditore e il calcio italiano deve ritornare a certi livelli. Non dobbiamo essere condizionati da nessuno. Lo sciopero? Questo calcio è superato e vecchio, deve sapersi mettere in discussione. Ora c'è questo problema immediato del contratto, ma il vero problema è sul piano culturale e bisogna prescindere dal giocare o meno. Non c'è la necessità di giocare con la pistola sulla tempia, Abete deve preoccuparsi di tante cose, non si può risolvere un problemino e dimenticare un problemone. Ad esempio deve ascoltarmi e permettermi di costituire il Napoli B con divieto di promozione in A. Sarebbe uno spettacolo garantito e molti presidenti risolverebbero pure le difficoltà delle maxi rose. Lippi? Può venire quando vuole, ha un posto in tribuna d'onore. Napoli è casa sua, è burbero quanto basta come me".
IL BORSINO FINALE DEL CALCIOMERCATO - Preso Fideleff. Piazzati Cigarini e Bogliacino, Rinaudo resta.
Si è chiuso il calciomercato. Il Napoli ha perfezionato l'acquisto in difesa: arriva Ignacio Fideleff, argentino classe '89 del Newell's Old Boys. Preso in comproprietà anche il classe '91 Davide Bariti dalla Triestina. Il centrocampista resterà in prestito al Vicenza per questa stagione.
In uscita Bigon è riuscito a piazzare due esuberi su tre: Bogliacino è andato al Bari a titolo definitivo, mentre Cigarini è passato in prestito secco all'Atalanta. Dalla Bona ha rescisso il contratto e si è accasato al Mantova. Il giovane Jacopo Dezi resta al Napoli, così come Leandro Rinaudo.
IN ENTRATA :
Fernandez 100% (a titolo definitivo per 2,8mln, Estudiantes)
Donadel 100% (svincolato)
Mannini 100% (a titolo definitivo, riscattato, Sampdoria)
Dumitru 100% (in comproprietà, esercitato riscatto della metà 1,5mln, Empoli)
Dzemaili 100% (a titolo definitivo, 7mln, Parma)
Rosati 100% (a titolo definitivo, circa 2,5mln, Lecce)
Inler 100% (a titolo definitivo per 16-18mln, Udinese)
Britos 100% (a titolo definitivo, 7-10mln, Bologna)
Santana 100% (svincolato)
Colombo 100% (a titolo definitivo, Triestina)
Lucarelli 100% (Parma)
Chàvez 100% (a titolo definitivo, circa 1,1mln, San Lorenzo de Almagro)
Pandev 100% (in prestito, Inter)
Fideleff 100% (a titolo definitivo, Newell's Old Boys)
Bariti 100% (in comproprietà, Triestina).
IN USCITA :
Hoffer 100% (in prestito, Eintracht Francoforte)
Denis 100% (a titolo definitivo, circa 1,5mln, Udinese)
Lucarelli 100% (fine contratto)
Iezzo 100% (fine contratto)
Gianello 100% (fine contratto)
Cribari 100% (fine contratto)
Pazienza 100% (fine contratto)
Santacroce 100% (in prestito con diritto di riscatto della metà a 1,5mln, Parma)
Blasi 100% (a titolo definitivo, Parma)
Yebda 100% (non riscattato, rientro al Benfica)
Maiello 100% (in prestito con diritto di riscatto, Crotone)
Donnarumma 100% (in prestito, Nocerina)
Insigne 100% (in prestito, Pescara)
Vitale 100% (in prestito Bologna)
Ciano 100% (in prestito, Crotone)
Bucchi 100% (rescissione contrattuale)
Amodio 100% (rescissione contrattuale)
Dumitru 100% (in prestito, Empoli)
Sosa 100% (a titolo definitivo, Metalist Kharkiv)
Sepe 100% (in prestito, Pisa)
Izzo 100% (in prestito, Triestina)
Palumbo 100% (Monza)
Devena 100% (in prestito, Triestina)
Mannini 100% (in comproprietà, Siena)
Varriale 100% (Aversa Normanna)
Gatto 100% (Aversa Normanna)
Piccirillo 100% (Aversa Normanna)
Dalla Bona 100% (rescissione contrattuale)
Diana 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Monda 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Ruiz 100% (a titolo definitivo, Valencia)
Bogliacino 100% (a titolo definitivo, Bari)
Cigarini 100% (in prestito, Atalanta)
Bariti 100% (in prestito, Vicenza).
ROSA ATTUALE :
PORTIERI: De Sanctis, Rosati, Colombo
DIFENSORI: Aronica, Campagnaro, Cannavaro, Grava, Fernandez, Fideleff, Rinaudo, Britos
CENTROCAMPISTI: Dossena, Gargano, Donadel, Maggio, Zuniga, Dzemaili, Inler
ATTACCANTI: Cavani, Lavezzi, Hamsik, Pandev, Mascara, Lucarelli, Santana, Chavez, Dezi.
In uscita Bigon è riuscito a piazzare due esuberi su tre: Bogliacino è andato al Bari a titolo definitivo, mentre Cigarini è passato in prestito secco all'Atalanta. Dalla Bona ha rescisso il contratto e si è accasato al Mantova. Il giovane Jacopo Dezi resta al Napoli, così come Leandro Rinaudo.
IN ENTRATA :
Fernandez 100% (a titolo definitivo per 2,8mln, Estudiantes)
Donadel 100% (svincolato)
Mannini 100% (a titolo definitivo, riscattato, Sampdoria)
Dumitru 100% (in comproprietà, esercitato riscatto della metà 1,5mln, Empoli)
Dzemaili 100% (a titolo definitivo, 7mln, Parma)
Rosati 100% (a titolo definitivo, circa 2,5mln, Lecce)
Inler 100% (a titolo definitivo per 16-18mln, Udinese)
Britos 100% (a titolo definitivo, 7-10mln, Bologna)
Santana 100% (svincolato)
Colombo 100% (a titolo definitivo, Triestina)
Lucarelli 100% (Parma)
Chàvez 100% (a titolo definitivo, circa 1,1mln, San Lorenzo de Almagro)
Pandev 100% (in prestito, Inter)
Fideleff 100% (a titolo definitivo, Newell's Old Boys)
Bariti 100% (in comproprietà, Triestina).
IN USCITA :
Hoffer 100% (in prestito, Eintracht Francoforte)
Denis 100% (a titolo definitivo, circa 1,5mln, Udinese)
Lucarelli 100% (fine contratto)
Iezzo 100% (fine contratto)
Gianello 100% (fine contratto)
Cribari 100% (fine contratto)
Pazienza 100% (fine contratto)
Santacroce 100% (in prestito con diritto di riscatto della metà a 1,5mln, Parma)
Blasi 100% (a titolo definitivo, Parma)
Yebda 100% (non riscattato, rientro al Benfica)
Maiello 100% (in prestito con diritto di riscatto, Crotone)
Donnarumma 100% (in prestito, Nocerina)
Insigne 100% (in prestito, Pescara)
Vitale 100% (in prestito Bologna)
Ciano 100% (in prestito, Crotone)
Bucchi 100% (rescissione contrattuale)
Amodio 100% (rescissione contrattuale)
Dumitru 100% (in prestito, Empoli)
Sosa 100% (a titolo definitivo, Metalist Kharkiv)
Sepe 100% (in prestito, Pisa)
Izzo 100% (in prestito, Triestina)
Palumbo 100% (Monza)
Devena 100% (in prestito, Triestina)
Mannini 100% (in comproprietà, Siena)
Varriale 100% (Aversa Normanna)
Gatto 100% (Aversa Normanna)
Piccirillo 100% (Aversa Normanna)
Dalla Bona 100% (rescissione contrattuale)
Diana 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Monda 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Ruiz 100% (a titolo definitivo, Valencia)
Bogliacino 100% (a titolo definitivo, Bari)
Cigarini 100% (in prestito, Atalanta)
Bariti 100% (in prestito, Vicenza).
ROSA ATTUALE :
PORTIERI: De Sanctis, Rosati, Colombo
DIFENSORI: Aronica, Campagnaro, Cannavaro, Grava, Fernandez, Fideleff, Rinaudo, Britos
CENTROCAMPISTI: Dossena, Gargano, Donadel, Maggio, Zuniga, Dzemaili, Inler
ATTACCANTI: Cavani, Lavezzi, Hamsik, Pandev, Mascara, Lucarelli, Santana, Chavez, Dezi.
martedì 30 agosto 2011
Napoli, Pandev soluzione ideale: ma a gennaio si potrebbe tornare su Rossi. Ecco perchè...
Goran Pandev rappresenta la soluzione migliore per il Napoli, sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico, ma anche da quello economico, essendo arrivato in prestito gratuito e con l'Inter che pagherà parte dello stipendio al macedone. Certo, Giuseppe Rossi sarebbe stata la soluzione più affascinante, senza nulla togliere a Pandev, tranne che dal punto di vista economico, dato lo stipendio elevato. Inoltre, Rossi non potrebbe partecipare alla Champions League col Napoli, avendo giocato i preliminari col Villarreal, se non a gennaio. E per finire, Pandev a Napoli sa di non essere venuto a fare il titolare, mentre se fosse venuto Rossi, sarebbe successa "la disturbata" per chi tra lui ed uno dei tenori si sarebbe dovuto accomodare in panchina. A gennaio, appunto, l'ipotesi Rossi potrebbe riaprirsi, qualora tutte le variabili di seguito esposte saranno valorizzate come "true": il Napoli che va bene in campionato, che supera il girone di Champions (specialmente se lo farà a punteggio pieno contro il Villarreal) e se la Coppa Italia diventa un obiettivo piuttosto che una semplice distrazione, come in casa azzurra è sempre apparsa. Mercato comunque chiuso sul fronte attacco e, come detto in apertura, è stata fatta la scelta migliore: senza nulla togliere ai vari Amauri, Trezeguet e company, che - chi per un motivo e chi per un altro - non avrebbero rappresentato la perfetta compatibilità che al momento risponde al nome di Pandev.
Gianluca Di Marzio: "Il mancino è Fideleff, ecco perchè. Gargano e Chavez restano. Difficile piazzare gli esuberi"
Il massimo esperto di calciomercato di SKY, Gianluca Di Marzio, nel corso di Marte Sport Live su Radio Marte ha parlato del mercato del Napoli. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "La notte è stata lunga ed ha portato alla chiusura per Fideleff. Mancano solo le firme, ma la scelta è stata fatta e partirà in giornata per l'Italia. Facciamo chiarezza: il Napoli ha fatto delle valutazioni su Juan e Fideleff. Juan in prospettiva può diventare un campione ed è anche più forte di Fideleff, ma non è ancora all'altezza dell'Italia e dell'Europa. Viceversa, Fideleff è un calciatore che il Napoli ritiene più adatto alla difesa a tre ed è pronto per l'avventura napoletana; è un osso duro, un mastino in marcatura, davvero asfissiante, che si adatta benissimo alle idee di Mazzarri, dato che Juan è molto più simile a Ruzi che, se fosse servito, sarebbe rimasto. Parliamo comunque di un ragazzo che sarà alle spalle di Aronica e di Britos appena sarà guarito. Gargano? No, non ho sentore della sua partenza. Sarà difficile anche piazzare Rinaudo e Bogliacino, mentre per Cigarini c'è l'atalanta. Chavez? Resta, poi a gennaio si vedrà e, da quel che so io, non si parla di uscita nemmeno per Mascara ne' per Santana", ha concluso Di Marzio.
mercoledì 24 agosto 2011
Hamsik: "Barça migliore squadra al mondo. Dobbiamo dimenticare la sconfitta, ora inizia il campionato!"
Attraverso il suo sito ufficiale, il centrocampista del Napoli Marek Hamsik è tornato sulla sconfitta al Camp Nou contro il Barcellona. Queste le sue parole: "E' stato un onore per noi giocare al Camp Nou. Il Barcellona ha dimostrato di giocare bene al calcio, credo sia la migliore squadra al mondo".
Ora però, a due giorni dalla sfida in terra catalana, è giunto il momento di guardare avanti: "Bisogna dimenticare questa sconfitta perché nel fine settimana abbiamo la prima partita di campionato".
Ora però, a due giorni dalla sfida in terra catalana, è giunto il momento di guardare avanti: "Bisogna dimenticare questa sconfitta perché nel fine settimana abbiamo la prima partita di campionato".
Castelvolturno, 24 agosto: doppia seduta in vista del Genoa
Doppia seduta per il Napoli al centro sportivo di Castelvolturno dove gli azzurri preparano il match contro il Genoa, debutto in campionato di domenica al San Paolo, alle ore 18:00. Al mattino riscaldamento atletico, poi allenamento tecnico tattico e successivamente lavoro specifico uno contro uno col pallone. Nel pomeriggio seconda seduta. Lo riferisce la SSC Napoli attraverso il sito ufficiale.
Auguri a Colombo per il suo 36esimo compleanno.
Compleanno in casa Napoli, Roberto Colombo, festeggia oggi il suo 36esimo compleanno. Il terzo portiere azzurro è nato a Monza il 24 agosto 1975. A Roberto vanno i migliori auguri di tutti i tifosi azzurri e della Redazione di NapoliVitaMia.
4-4-2: ''Shaqiri ultimo colpo ad effetto dei partenopei!''
Secondo quanto riferisce il portale svizzero 4-4-2.com, dopo la sconfitta di Barcellona il Napoli avrebbe preso coscienza del fatto di doversi rinforzare ed avrebbe pensato di rilanciare l'offerta per il 19enne trequartista del Basilea, Xherdan Shaqiri. Si attenderebbe dunque un'offerta concreta da parte del club partenopeo a quello svizzero nei prossimi giorni.
Setti:"Ramirez è stato tolto dal mercato, ma se il Napoli ci fa un'offerta interessante..."
Maurizio Setti, vicepresidente del Bologna, è intervenuto nel corso di "Si gonfia la rete" su Radio Crc ed ha parlato di Ramirez e Britos. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Ramirez è un giocatore del Bologna che ha un contratto di altri quattro anni, quindi siamo tranquilli. Non può tornarsene in Uruguay perchè le clausole non lo prevedono e sono certo che il ragazzo sia stato un po' montato da tutte le voci e dai suoi procuratori. Non è andata a buon fine la trattativa con la Fiorentina e l'abbiamo tolto dal mercato. Se poi domattina si presenta il Napoli con un'offerta importante, se ne potrà parlare. Bologna non è una piazza che può ambire alla Champions, quindi non vogliamo costringere i nostri giocatori a restare in ombra qui, ma non possiamo nemmeno castrarci da soli dando via i migliori giocatori per pochi spiccioli. Il ragazzo è giovane, ha 20 anni ed è più influenzabile rispetto a colleghi più grandi rispetto all'idea di giocare in club più importanti. Se abbiamo parlato col Napoli di Ramirez? Giusto ad inizio mercato c'è stato qualche pour parler, ma ?non solo col Napoli con cui, concretamente, non si è mai davvero parlato di nulla. Britos? E' un buon giocatore, peccato per l'infortunio. Ha doti tecniche che qui a Bologna stiamo ancora rimpiangendo e, appena guarirà, lo dimostrerà: il suo costo, dunque, è equo in funzione del suo valore", ha concluso Setti.
De Laurentiis: "Voglio fare del Napoli il nuovo Barcellona. Ho fiducia in Mazzarri. Infortunio Britos? Mi aspetto un grande Victor Ruiz"
Il viaggio nel futuro è una panoramica a trecentosessanta gradi da memorizzare con gli occhi fissi come telecamere e il database della memoria che registra, elabora, progetta: e in quel pianeta Barça, l’universo calcistico abitato da marziani, i dettagli e i particolari rappresentano la sintesi di una rivoluzione da muovere con piccoli passi: "Tutto molto bello, qui c’è l’evoluzione. Ma noi possiamo fare altrettanto. Il Barcellona ha i trofei, ma il Napoli ha la sua storia, che poi è anche storia del calcio. E quando dico che un giorno noi vorremmo essere come loro, non esagero".
FULL IMMERSION - Il calcio osservato dal buco della serratura è un concentrato di luoghi comuni, di interpretazioni vaghe o (persino) di leggende metropolitane: ma l’Università del football, vivisezionata nelle viscere, è la cartina di tornasole che Aurelio De Laurentiis scruta al termine di una giornata di full immersion tra la Ciutat Esportiva – e dunque la Cantera – e il Museo, tra il Camp Nou e i segreti mai confessati di un club con il quale è esplosa simpatia ed è emersa l’empatia: "Un esempio, ci mancherebbe: però credo che anche Napoli abbia le potenzialità per diventare una potenza. Nel nostro piccolo, in sette anni, qualcosa abbiamo fatto. Ma io in testa ho talmente tante idee. Io so di avere tifosi impagabili, e a loro dico di non farsi condizionare dal 5-0 del Gamper".
NOI COME IL REAL - Il tour nel mito comprende la radiografia completa d’un processo imprenditoriale-culturale che merita approfondimento e il De Laurentiis curiosone che ha scelto di capire e se ne è andato con il dg Fassone – ma pure con l’architetto, Gundi Widmann – a fare una gita in Barça, nella sua agenda personale infila post it che comprendono input sulla cantera strappati a Guillermo Amor e strategie societarie confessate da Andoni Zubizarreta, prima di intrufolarsi tra le fontanelle del bilancio, conversando con il reponsabile del marketing, Laurent Colette: "I numeri sono giganteschi, però quest’anno il Barcellona sarà costretto a chiudere con un lieve passivo; noi, e credo sia un merito, riusciamo a definire il bilancio in attivo. Ciò non significa che siamo più bravi, ci mancherebbe: ma che siamo attenti al nostro processo di crescita. I risultati vanno letti a tutto campo, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario: perché i conti garantiscono il futuro della società. La sconfitta di lunedì non mi allarma, anzi ai ragazzi ho detto di stare tranquilli e di far coraggio a Britos: pure il Real Madrid ne prese cinque, in gara vera. E allora, filosoficamente, possiamo già sentirci al livello deiblancos...".
IL "CAMPUS" - L’erba dei vicini è sempre più verde, ma quella della Ciutat Esportiva è un inno alla speranza, un giardino in cui lasciar germogliare i talenti allo stato puro, prima di lanciarli incontro alla gloria. Le dieci e trenta del mattino, intorno c’è la freschezza della cantera, ragazzi che sprizzano felicità perché hanno appena firmato un contratto per sognare, e le immagini di quel 5-0 sul Napoli che scivolano sui televisori al plasma e spingono a riderci un po’ («m’accogliete così...?») sono ormai il passato: "Guardo avanti, consapevole della consistenza della squadra e di Mazzarri. Ho fiducia in lui, nel suo metodo, nelle sue scelte. Sul mercato non torneremo, perché in organico abbiamo Victor Ruiz, che ci avrebbero pagato più di quanto c’è costato. E ciò dimostra una volta di più la bontà dei nostri investimenti. Sui giovani ci abbiamo sempre creduto, è stata la nostra filosofia, e lo dimostra l’organico: continueremo su questo solco, scrutando orizzonti sempre più ampi".
STADIO & MUSEO - L’altra faccia della luna è marketing ridondante con lo store, uno stadio comodo ancorché anzianotto (54 anni, portati però benino), un museo carico di suggestioni che esibisce coppe, medaglie e sforna immagini da pelle d’oca: "La tentazione di fare altrettanto a Napoli è forte, perché la storia di Maradona su tutti, poi quella di Sivori, quella di Zoff, quella di Careca, quella di Krol, è lì che parla. Sarebbe bello innovare, avvicinando, che so, un eventuale museo del Napoli alle accattivanti creazioni degli Universal Studios di Los Angeles, con scene dei campioni che hanno vestito la nostra maglia ad abbracciare, a travolgere i visitatori, un po’ come accade negli Usa. Noi non ci fermiamo e la mia presenza qui ne è testimonianza. Ora mi rimetto in viaggio, vado al sorteggio Champions a Montecarlo, dove spero che l’urna mi regali il Bayern Monaco o una inglese. Frequentando le grandi, si matura più in fretta. E io voglio fare del Napoli, ma con il giudizio che serve, un nuovo Barcellona. Noi, come loro, abbiamo la forza dell’amore della gente". Muy bien!
FULL IMMERSION - Il calcio osservato dal buco della serratura è un concentrato di luoghi comuni, di interpretazioni vaghe o (persino) di leggende metropolitane: ma l’Università del football, vivisezionata nelle viscere, è la cartina di tornasole che Aurelio De Laurentiis scruta al termine di una giornata di full immersion tra la Ciutat Esportiva – e dunque la Cantera – e il Museo, tra il Camp Nou e i segreti mai confessati di un club con il quale è esplosa simpatia ed è emersa l’empatia: "Un esempio, ci mancherebbe: però credo che anche Napoli abbia le potenzialità per diventare una potenza. Nel nostro piccolo, in sette anni, qualcosa abbiamo fatto. Ma io in testa ho talmente tante idee. Io so di avere tifosi impagabili, e a loro dico di non farsi condizionare dal 5-0 del Gamper".
NOI COME IL REAL - Il tour nel mito comprende la radiografia completa d’un processo imprenditoriale-culturale che merita approfondimento e il De Laurentiis curiosone che ha scelto di capire e se ne è andato con il dg Fassone – ma pure con l’architetto, Gundi Widmann – a fare una gita in Barça, nella sua agenda personale infila post it che comprendono input sulla cantera strappati a Guillermo Amor e strategie societarie confessate da Andoni Zubizarreta, prima di intrufolarsi tra le fontanelle del bilancio, conversando con il reponsabile del marketing, Laurent Colette: "I numeri sono giganteschi, però quest’anno il Barcellona sarà costretto a chiudere con un lieve passivo; noi, e credo sia un merito, riusciamo a definire il bilancio in attivo. Ciò non significa che siamo più bravi, ci mancherebbe: ma che siamo attenti al nostro processo di crescita. I risultati vanno letti a tutto campo, anche e soprattutto dal punto di vista finanziario: perché i conti garantiscono il futuro della società. La sconfitta di lunedì non mi allarma, anzi ai ragazzi ho detto di stare tranquilli e di far coraggio a Britos: pure il Real Madrid ne prese cinque, in gara vera. E allora, filosoficamente, possiamo già sentirci al livello deiblancos...".
IL "CAMPUS" - L’erba dei vicini è sempre più verde, ma quella della Ciutat Esportiva è un inno alla speranza, un giardino in cui lasciar germogliare i talenti allo stato puro, prima di lanciarli incontro alla gloria. Le dieci e trenta del mattino, intorno c’è la freschezza della cantera, ragazzi che sprizzano felicità perché hanno appena firmato un contratto per sognare, e le immagini di quel 5-0 sul Napoli che scivolano sui televisori al plasma e spingono a riderci un po’ («m’accogliete così...?») sono ormai il passato: "Guardo avanti, consapevole della consistenza della squadra e di Mazzarri. Ho fiducia in lui, nel suo metodo, nelle sue scelte. Sul mercato non torneremo, perché in organico abbiamo Victor Ruiz, che ci avrebbero pagato più di quanto c’è costato. E ciò dimostra una volta di più la bontà dei nostri investimenti. Sui giovani ci abbiamo sempre creduto, è stata la nostra filosofia, e lo dimostra l’organico: continueremo su questo solco, scrutando orizzonti sempre più ampi".
STADIO & MUSEO - L’altra faccia della luna è marketing ridondante con lo store, uno stadio comodo ancorché anzianotto (54 anni, portati però benino), un museo carico di suggestioni che esibisce coppe, medaglie e sforna immagini da pelle d’oca: "La tentazione di fare altrettanto a Napoli è forte, perché la storia di Maradona su tutti, poi quella di Sivori, quella di Zoff, quella di Careca, quella di Krol, è lì che parla. Sarebbe bello innovare, avvicinando, che so, un eventuale museo del Napoli alle accattivanti creazioni degli Universal Studios di Los Angeles, con scene dei campioni che hanno vestito la nostra maglia ad abbracciare, a travolgere i visitatori, un po’ come accade negli Usa. Noi non ci fermiamo e la mia presenza qui ne è testimonianza. Ora mi rimetto in viaggio, vado al sorteggio Champions a Montecarlo, dove spero che l’urna mi regali il Bayern Monaco o una inglese. Frequentando le grandi, si matura più in fretta. E io voglio fare del Napoli, ma con il giudizio che serve, un nuovo Barcellona. Noi, come loro, abbiamo la forza dell’amore della gente". Muy bien!
martedì 16 agosto 2011
Napoli-Genoa, biglietti in vendita da domani: ecco i prezzi.
Da mercoledì 17 agosto alle ore 10.00 sono in vendita i biglietti per Napoli-Genoa, prima giornata di Serie A, in programma domenica 28 agosto alle ore 18.00 al San Paolo. I tagliandi si potranno acquistare al Botteghino 5 dello stadio e nelle abituali ricevitorie abilitate. E' consentito l'acquisto di un solo tagliando a persona ed è vietato il cambio utilizzatore.
Napoli-Genoa: i prezzi
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Onore Euro 129 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 74 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 44 + Euro 1
Distinti Euro 34 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 24 + Euro 1
Curve Euro 9,50 + Euro 0,50
Napoli-Genoa: prezzi ridotti (donne e under 16)
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Onore Euro 99 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 49 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 34 + Euro 1
Distinti Euro 24 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 17 + Euro 1
Curve ---------- ----------
Napoli-Genoa: i prezzi
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Onore Euro 129 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 74 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 44 + Euro 1
Distinti Euro 34 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 24 + Euro 1
Curve Euro 9,50 + Euro 0,50
Napoli-Genoa: prezzi ridotti (donne e under 16)
SETTORE PREZZO PREVENDITA
Tribuna Onore Euro 99 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 49 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 34 + Euro 1
Distinti Euro 24 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 17 + Euro 1
Curve ---------- ----------
Napoli, nel pomeriggio ripresa a Castel Volturno.
Il Napoli prosegue gli allenamenti a Castelvolturno. Dopo due giorni di riposo - riporta il sito ufficiale - gli azzurri preparano il match con il Barcellona per il Trofeo Gamper di lunedì 22 agosto al Camp Nou. Oggi seduta pomeridiana.
Chávez: "A breve sarò del Napoli. Non vedo l'ora di indossare quella maglia. Lavezzi idolo assoluto"
Il Napoli prepara l'ennesimo colpo di mercato proveniente dal Sudamerica. In arrivo Cristian Chávez, attaccante classe '87 del San Lorenzo de Almagro. Di seguito sensazioni ed emozioni dell'argentino, raccolte in un'intervista rilasciata alla redazione di NapoliVitaMia.
Chavez-Napoli, ci siamo. Quanto manca per il tuo trasferimento in maglia azzurra?
"Devo parlare con il presidente del San Lorenzo, Carlos Abdo, per definire alcuni dettagli. In poche ore sarò un giocatore del Napoli. Si tratta di un passo molto importante per me"
La maglia azzurra si avvicina sempre di più. Emozionato?
"Sono molto felice. Ho atteso a lungo questa opportunità di trasferirmi in Europa. Ora è arrivato il Napoli, un grandissimo club dove gioca il mio idolo: Ezequiel Lavezzi. Sono pronto a dare il massimo per questa gloriosa maglia, una delle più importanti del mondo. Voglio fare la storia di questo club"
Quali sono le tue caratteristiche migliori?
"Sono un attaccante rapido. Posso giocare anche da centrocampista destro. Nella scorsa stagione ho segnato 15 gol con la maglia dell'Atlético Tucumán"
Il reparto offensivo del Napoli dispone già di calciatori importanti come Lavezzi, Hamsik e Cavani. Quali sono le tue aspettative?
"Prima di tutto voglio ambientarmi bene al calcio italiano. Spero di poter competere con loro per giocarmi un posto da titolare. Sarà dura, ma ci proverò"
Conosci le cifre dell'operazione?
"Non c'è ancora nulla di definito. Tuttavia esiste una clausola rescissoria di 1.300.000 dollari. Presidente ed allenatore del San Lorenzo stanno cercando di trattenermi fino a dicembre. Tutto si deciderà in queste ore"
Quando arriverai a Napoli?
"Il mio agente mi ha detto che tra mercoledì e giovedì firmerò il contratto quinquennale con il Napoli. Non vedo l'ora di arrivare e di mettermi a disposizione"
Cristian per chiudere, il tuo saluto ai tifosi azzurri...
"Attraverso il vostro sito mando un saluto affettuoso a tutti i tifosi del Napoli. Spero di regalarvi tanta felicità, darò tutto per questa maglia"
Chavez-Napoli, ci siamo. Quanto manca per il tuo trasferimento in maglia azzurra?
"Devo parlare con il presidente del San Lorenzo, Carlos Abdo, per definire alcuni dettagli. In poche ore sarò un giocatore del Napoli. Si tratta di un passo molto importante per me"
La maglia azzurra si avvicina sempre di più. Emozionato?
"Sono molto felice. Ho atteso a lungo questa opportunità di trasferirmi in Europa. Ora è arrivato il Napoli, un grandissimo club dove gioca il mio idolo: Ezequiel Lavezzi. Sono pronto a dare il massimo per questa gloriosa maglia, una delle più importanti del mondo. Voglio fare la storia di questo club"
Quali sono le tue caratteristiche migliori?
"Sono un attaccante rapido. Posso giocare anche da centrocampista destro. Nella scorsa stagione ho segnato 15 gol con la maglia dell'Atlético Tucumán"
Il reparto offensivo del Napoli dispone già di calciatori importanti come Lavezzi, Hamsik e Cavani. Quali sono le tue aspettative?
"Prima di tutto voglio ambientarmi bene al calcio italiano. Spero di poter competere con loro per giocarmi un posto da titolare. Sarà dura, ma ci proverò"
Conosci le cifre dell'operazione?
"Non c'è ancora nulla di definito. Tuttavia esiste una clausola rescissoria di 1.300.000 dollari. Presidente ed allenatore del San Lorenzo stanno cercando di trattenermi fino a dicembre. Tutto si deciderà in queste ore"
Quando arriverai a Napoli?
"Il mio agente mi ha detto che tra mercoledì e giovedì firmerò il contratto quinquennale con il Napoli. Non vedo l'ora di arrivare e di mettermi a disposizione"
Cristian per chiudere, il tuo saluto ai tifosi azzurri...
"Attraverso il vostro sito mando un saluto affettuoso a tutti i tifosi del Napoli. Spero di regalarvi tanta felicità, darò tutto per questa maglia"
lunedì 1 agosto 2011
E sono 85, buon compleanno Napoli!
Ottantacinque anni e non mostrarli affatto. Sono gli anni in cui la Napoli del pallone si stringe intorno al suo simbolo, il Napoli. Il 1 agosto del 1926 l'imprenditore Giorgio Ascarelli fonda l'Associazione Calcio Napoli dalla precedente Internaples. Viene scelta la casacca azzurra che rappresenta il cielo e il mare della città. Il simbolo è inizialmente un cavallo ma il primo campionato nazionale lascia più amarezze che soddisfazioni. Si narra che alcuni tifosi paragonano la squadra ad un ciuccio più che ad un cavallo e precisamente o' ciuccio e fichelle , l'asino di un contadino gravato da oltre trenta piaghe. Nasce così, il simbolo del ciuccio dopo quel campionato 1926/27. Il Napoli gioca nel piccolo stadio dell'Arenaccia ma Ascarelli costruisce di tasca propria il primo vero stadio del club, il Partenopeo, inaugurato nel 1930 con una capienza di dodicimila posti.
Ascarelli, prima di morire prematuramente, getta le basi per il primo grande Napoli della storia, per alcuni più forte anche di quello dell'era d'oro. E' il Napoli dei campioni Sallustro e Vojak, del grande portiere Cavanna, della solida coppia difensiva Vincenzi e Innocenti. Nel 1942 i bombardamenti della seconda guerra mondiale distruggono lo stadio, noto come Ascarelli in memoria del primo presidente azzurro. Il Napoli giocherà al Collana del Vomero fino al 1959 per passare poi al San Paolo. Nel 1945 compare per la prima volta la N sulle maglie con Achille Lauro alla guida del club.
Lo stemma del club sarà rivisitato nel 1964 sotto la presidenza di Roberto Fiore che battezza l'attuale denominazione Società Sportiva Calcio Napoli Spa. La N diventa più piccola per fare spazio alla nuova denominazione. Dopo Ascarelli, Fiore torna a far sognare i tifosi acquistando in un colpo solo Sivori e Altafini dalle blasonate Juventus e Milan. Il vero colpo del giovane presidente fu la realizzazione di un capitale sociale notevole grazie alla vendita degli abbonamenti alle aziende che, a loro volta, li cedevano a rate ai propri dipendenti (il futuro Cral). Gli abbonati furono 69 mila e il sistema consentì alle banche di aprire il credito al club che operò alla grande sul mercato. Il Napoli si piazza terzo e poi secondo sfiorando il tricolore. I contrasti con Lauro favorirono, però, un socio giovane, Corrado Ferlaino, che dal 1969 diventò il presidente e il maggiore azionista del Napoli.
Sotto la guida dello scaltro ingegnere si alternarono campionati buoni, tanti colpi in entrata come quelli di Savoldi e Krol, ma anche in uscita, come le cessioni di Claudio Sala, Zoff e Altafini. Alti e bassi che portarono il Napoli a sfiorare anche lo scudetto in due annate fino a quando l'ingegnere non acquista Diego Armando Maradona per costruire il Napoli vincente. Gli scudetti e le coppe sono il coronamento di un sogno inseguito dalla tifoseria.
Il resto è storia recente. Le vittorie dell'era Maradona sono costate tanto in termini di bilancio e gettano le basi per ben quindici anni bui dove l'ingegnere è costretto a cedere i pezzi migliori per tenere a galla il club. Ferlaino, grazie alla sua abilità, riesce a cedere il club a Totò Naldi dopo la parentesi Corbelli. Naldi non riesce, però, a risanare la società. Il club fallisce nel 2004 e a rimetterci più di tutti è l'imprenditore alberghiero.
Il fallimento, però, apre la strada alla rinascita firmata Aurelio De Laurentiis che già nel 1999 tentò di strappare il Napoli a Ferlaino con l'appoggio dell'ex presidente Roberto Fiore. La trattativa fallì e Fiore promise a De Laurentiis che si sarebbe fatto vivo nel momento opportuno per invitarlo nuovamente a prendere il Napoli. L'occasione nasce nel 2004. E' il 31 luglio, il Napoli si avvia al fallimento e Fiore mantiene la promessa contattando a Capri Aurelio De Laurentiis che si convince.
Rinasce il Napoli con la denominazione temporanea di Napoli Soccer. Due anni dopo il club acquisirà nuovamente la vecchia denominazione.
Ascarelli, prima di morire prematuramente, getta le basi per il primo grande Napoli della storia, per alcuni più forte anche di quello dell'era d'oro. E' il Napoli dei campioni Sallustro e Vojak, del grande portiere Cavanna, della solida coppia difensiva Vincenzi e Innocenti. Nel 1942 i bombardamenti della seconda guerra mondiale distruggono lo stadio, noto come Ascarelli in memoria del primo presidente azzurro. Il Napoli giocherà al Collana del Vomero fino al 1959 per passare poi al San Paolo. Nel 1945 compare per la prima volta la N sulle maglie con Achille Lauro alla guida del club.
Lo stemma del club sarà rivisitato nel 1964 sotto la presidenza di Roberto Fiore che battezza l'attuale denominazione Società Sportiva Calcio Napoli Spa. La N diventa più piccola per fare spazio alla nuova denominazione. Dopo Ascarelli, Fiore torna a far sognare i tifosi acquistando in un colpo solo Sivori e Altafini dalle blasonate Juventus e Milan. Il vero colpo del giovane presidente fu la realizzazione di un capitale sociale notevole grazie alla vendita degli abbonamenti alle aziende che, a loro volta, li cedevano a rate ai propri dipendenti (il futuro Cral). Gli abbonati furono 69 mila e il sistema consentì alle banche di aprire il credito al club che operò alla grande sul mercato. Il Napoli si piazza terzo e poi secondo sfiorando il tricolore. I contrasti con Lauro favorirono, però, un socio giovane, Corrado Ferlaino, che dal 1969 diventò il presidente e il maggiore azionista del Napoli.
Sotto la guida dello scaltro ingegnere si alternarono campionati buoni, tanti colpi in entrata come quelli di Savoldi e Krol, ma anche in uscita, come le cessioni di Claudio Sala, Zoff e Altafini. Alti e bassi che portarono il Napoli a sfiorare anche lo scudetto in due annate fino a quando l'ingegnere non acquista Diego Armando Maradona per costruire il Napoli vincente. Gli scudetti e le coppe sono il coronamento di un sogno inseguito dalla tifoseria.
Il resto è storia recente. Le vittorie dell'era Maradona sono costate tanto in termini di bilancio e gettano le basi per ben quindici anni bui dove l'ingegnere è costretto a cedere i pezzi migliori per tenere a galla il club. Ferlaino, grazie alla sua abilità, riesce a cedere il club a Totò Naldi dopo la parentesi Corbelli. Naldi non riesce, però, a risanare la società. Il club fallisce nel 2004 e a rimetterci più di tutti è l'imprenditore alberghiero.
Il fallimento, però, apre la strada alla rinascita firmata Aurelio De Laurentiis che già nel 1999 tentò di strappare il Napoli a Ferlaino con l'appoggio dell'ex presidente Roberto Fiore. La trattativa fallì e Fiore promise a De Laurentiis che si sarebbe fatto vivo nel momento opportuno per invitarlo nuovamente a prendere il Napoli. L'occasione nasce nel 2004. E' il 31 luglio, il Napoli si avvia al fallimento e Fiore mantiene la promessa contattando a Capri Aurelio De Laurentiis che si convince.
Rinasce il Napoli con la denominazione temporanea di Napoli Soccer. Due anni dopo il club acquisirà nuovamente la vecchia denominazione.
sabato 30 luglio 2011
Campionato Primavera, decisi i raggruppamenti: Napoli nel girone C con Roma e Lazio.
La Lega Serie A ha deciso la composizione dei gironi del Campionato Primavera 2011/2012 che avrà inizio il prossimo 10 Settembre.
Girone A: Cagliari, Empoli, Fiorentina, Genoa, Grosseto, Juventus, Livorno, Modena, Novara, Parma, Sampdoria, Sassuolo, Siena, Torino.
Girone B: Albinoleffe, Atalanta, Bologna, Brescia, Cesena, Chievo, Cittadella, Inter, Milan, Padova, Udinese, Varese, Verona, Vicenza.
Girone C: Ascoli, Bari, Catania, Crotone, Gubbio, Juve Stabia, Lazio, Lecce, NAPOLI, Nocerina, Palermo, Pescara, Reggina, Roma.
Girone A: Cagliari, Empoli, Fiorentina, Genoa, Grosseto, Juventus, Livorno, Modena, Novara, Parma, Sampdoria, Sassuolo, Siena, Torino.
Girone B: Albinoleffe, Atalanta, Bologna, Brescia, Cesena, Chievo, Cittadella, Inter, Milan, Padova, Udinese, Varese, Verona, Vicenza.
Girone C: Ascoli, Bari, Catania, Crotone, Gubbio, Juve Stabia, Lazio, Lecce, NAPOLI, Nocerina, Palermo, Pescara, Reggina, Roma.
Napoli-Grosseto, ecco il probabile undici di Mazzarri: spazio ai titolari!
Dopo il test amichevole con il Barletta (terminato 2-0 per il Napoli) gli azzurri alle 16.30 affrontano il Grosseto a Rovereto. In questo terzo test amichevole Mazzarri schiererà l'ipotetica formazione titolare alternando quindi tutti i giocatori a disposizione (ieri sono scesi in campo tutte le seconde linee e solo nel finale i titolari.
Questo il probabile undici titolare di questo pomeriggio: De Santis; Fernandez, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Santana, Hamsik, Lucarelli.
Questo il probabile undici titolare di questo pomeriggio: De Santis; Fernandez, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Dzemaili, Dossena; Santana, Hamsik, Lucarelli.
BUONGIORNO NAPOLIVITAMIA - Ecco le prime pagine dei giornali di oggi.
Ogni giorno NapoliVitaMia propone ai suoi lettori una via diretta verso le prime pagine delle più grandi testate nazionali sportive, per essere sempre connesso all'informazione con un semplice click.
VIDEO - Il Metalist vince 3-0 in amichevole, Sosa subito in gol!
(Clicca su play per far partire le immagini)
De Laurentiis a Sportitalia: "Non prenderemo un attaccante. Dezi prenderà il posto di Hamsik in futuro.''
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ospite di Sportitalia per Speciale Calciomercato: "La napoletanità è uno stile di vita e chi non conosce Napoli non può capire. E' molto bello vedere i napoletani all'estero che sono incredibilmente internazionali. Napoli storicamente è stata una delle città più vessate della storia e proprio da queste difficoltà nasce il fatto che i napoletani sanno prendere le cose con il sorriso. Motorino? Io quando andavo in motorino il casco non era obbligatorio, ora invece il casco è obbligatorio e bisogna portarlo perchè ti può salvare la vita. Ringrazio Marco per il passaggio in motorino e chissà che non riusciremo a convertirlo alla fede partenopea".
Sia la Champions che l'Europa League hanno fatto il loro tempo, ora credo ci sia la necessità di creare una competizione più allargata in modo che ci sia più visibilità. Io urlo perchè il calcio deve cambiare, quando sono entrato poi è scoppiata calciopoli. Si parla di stadi di proprietà quando questa legge non è pronta".
Confronto in diretta con Marco, il ragazzo che gli ha dato il passaggio dopo la sfuriata per il sorteggio del calendario: "Mi ha salvato dall'imbarazzo. A lei andrà lo scooter del Napoli che abbiamo prodotto insieme ad Aprilia. Io sono stato sul suo sellino e lei, da oggi in poi, camminerà sul sellino del Napoli e chissà se un giorno non si convertirà alla fede del Napoli".
Sull'attaccante: "Non ne prenderemo un altro perchè Mazzarri ne ha già sei. Ne abbiamo uno per il futuro che oggi tra l'altro nell'amichevole con il Barletta ha segnato un goal e ne stava segnando un altro. Ha 19 anni e si chiama Dezi. E' il sostituto ideale per Hamsik e presto si aggregherà alla prima squadra. In uscita faremo qualcosa perchè ci sono elementi che devono giocare. In entrata c'è sempre gennario per rinforzarci".
Sia la Champions che l'Europa League hanno fatto il loro tempo, ora credo ci sia la necessità di creare una competizione più allargata in modo che ci sia più visibilità. Io urlo perchè il calcio deve cambiare, quando sono entrato poi è scoppiata calciopoli. Si parla di stadi di proprietà quando questa legge non è pronta".
Confronto in diretta con Marco, il ragazzo che gli ha dato il passaggio dopo la sfuriata per il sorteggio del calendario: "Mi ha salvato dall'imbarazzo. A lei andrà lo scooter del Napoli che abbiamo prodotto insieme ad Aprilia. Io sono stato sul suo sellino e lei, da oggi in poi, camminerà sul sellino del Napoli e chissà se un giorno non si convertirà alla fede del Napoli".
Sull'attaccante: "Non ne prenderemo un altro perchè Mazzarri ne ha già sei. Ne abbiamo uno per il futuro che oggi tra l'altro nell'amichevole con il Barletta ha segnato un goal e ne stava segnando un altro. Ha 19 anni e si chiama Dezi. E' il sostituto ideale per Hamsik e presto si aggregherà alla prima squadra. In uscita faremo qualcosa perchè ci sono elementi che devono giocare. In entrata c'è sempre gennario per rinforzarci".
giovedì 28 luglio 2011
Sepe lascia il ritiro, altro che mercato: è diventato papà.
Luigi Sepe è diventato papà a soli 20 anni. E' nato Giuseppe di 3,3 Kg. Il portiere - come riporta il sito ufficiale del club azzurro - è sceso a Napoli dal ritiro per stare vicino alla moglie Anna Laura. A Sepe vanno gli auguri di tutta la redazione di NapoliVitaMia.
Larini, d.s. Udinese: "Cederemo Floro Flores al Napoli in comproprietà.''
Fabrizio Larini, direttore sportivo dell'Udinese, ha rilasciato alcune considerazioni ai microfoni di Radio Goal in onda su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Non so perchè De Laurentiis si è arrabbiato, forse voleva un calendario diverso. Anche noi comunque abbiamo degli impegni proibitivi. Ecco forse sperava in un sorteggio migliore. Floro Flores? E' uno dei calciatori più completi del panorama italiano, piace a tanti club e potrebbe far comodo anche al Napoli. Il ragazzo ha bisogno ormai di stabilità, non lo diamo in prestito. Siamo disposti a trattare sulla base di una comproprietà".
Conti: "Povero Fassone, scena pazzesca quella di De Laurentiis sul motorino."
Alessio Conti, giornalista Mediaset, ha rilasciato alcune considerazioni ai microfoni di Radio Goal in onda su Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenzato da NapoliVitaMia: "Abbiamo rincorso il presidente per quindici minuti, era arrabbiato, mai visto così furibondo. Il motivo del suo scatto d'ira è il calendario, aveva chiesto un trattamento diverso per le squadre impegnate in Europa. La scena del motorino è stata pazzesca, il passante si era fermato incuriosito; il numero uno azzurro gli ha chiesto di portarlo via, lui ha accettato divertito e di buon grado. Povero Fassone, è corso insieme a noi, poi De Laurentiis è andato via ed il direttore generale è rimasto "preda" di cinquanta giornalisti".
Preziosi: "De Laurentiis è davvero fastidioso e irritante. Torni a fare il cinema.''
Enrico Preziosi, presidente del Genoa, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal su Kiss Kiss Napoli, rilasciando alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da TuttoNapoli.net: "L'inizio col Napoli è in salita per noi, tutt'altro che abbordabile come lo definisce De Laurentiis. Il calcio è diverso dal cinema, il presidente azzurro è irritante, deve capire che non è il Padreterno. Non si puoi esternare il disappunto in questa maniera quando sei un personaggio pubblico e rappresenti una grande città come Napoli. Ha stufato, ora basta, chieda scusa. De Laurentiis non è la prima volta che si rivolge in modo volgare contro tutti noi, la smettesse. Altrimenti torni a fare cinema".
martedì 26 luglio 2011
FOTO - Sosa si presenta al Metalist Kharkiv: ecco il Principito con la nuova maglia!
Josè Sosa ha lasciato ufficialmente Napoli, il giocatore ieri ha firmato un quadriennale con il Metalist. Il Principito come si può vedere nella foto ha già indossato la sua nuova maglia numero ''11''.
Cavani rientra il 10 Agosto e intanto confessa:"Ho voglia di disputare un'altra grande stagione."
Quarto ai Mondiali del 2010 con l’Uruguay, terzo in campionato con il Napoli, secondo nella classifica dei cannonieri della serie A e adesso al primo posto in Coppa America, di nuovo con la maglia della Celeste. L’anno magico di Edinson Cavani, ricchissimo di soddisfazioni e tutto in ascesa, è stato finalmente coronato dal successo. Ma il primo pensiero del Matador è stato per il club azzurro e i tifosi napoletani. Nel bel mezzo dei festeggiamenti, Cavani ha parlato chiaro. «Il trampolino di lancio che mi ha proiettato fin qui sono state le mie prestazioni e i gol che ho segnato al San Paolo», ha detto il centravanti sudamericano, mettendo subito in chiaro che la sua parabola di vittorie non dovrà certo interrompersi ora. «Mi godo questa impresa, mi riposo un po’ e poi ritorno in tempi rapidi in Italia: ho voglia di disputare un’altra grande stagione», ha promesso da Montevideo il bomber, che è atteso da almeno un paio di settimane di meritata vacanza. A Castel Volturno dovrebbe farsi rivedere solamente il 10 agosto, a diciotto giorni dalla partenza del campionato. Con le pile ricaricate al massimo, però. Il Napoli non gli metterà fretta. Dal ritiro di Dimaro, subito dopo la vittoria in finale contro il Paraguay e il trionfo in Coppa America, Cavani ha ricevuto i complimenti di Mazzarri, del ds Bigon e dei compagni di squadra, che si sono messi immediatamente in contatto al telefono con il Matador. E il centravanti ha ricambiato la dimostrazione d’affetto con una bella notizia. «Sto bene, sono completamente guarito dall’infortunio al ginocchio. Per questo mi sono rimesso a disposizione del ct Tabarez e sono riuscito a giocare perlomeno uno spezzone dell’ultima partita. Ci tenevo tanto a scendere pure io in campo, è vero, ma non avrei mai corso dei rischi». È rimasto invece in panchina l’altro azzurro dell’Uruguay: Walter Gargano. Felice per il trionfo anche lui, in attesa di capire una volta per tutte quale sarà il suo futuro, che gli riserverà quasi certamente un cambio di maglia. Il centrocampista interessa alla Fiorentina: trattativa già iniziata. Non c’è più feeling tra il Napoli e Gargano, che ha interpretato come una segnale di poca stima nei suoi confronti la rivoluzione del centrocampo, con gli acquisti di Inler, Dzemaili e Donadel. Ma Hamsik spera ancora di convincere l’uruguaiano a non andar via. «Walter deve restare, può darci tanto. Lo dico pure perché è mio cognato e vorrei che la mia dico la mia vittoria in Coppa America ai tifosi azzurri, che mi sono sempre stati vicinissimi». Ma il bello deve ancora arrivare. Ieri mattina è partita la campagna abbonamenti, con una discreta affluenza al botteghino. Niente dati ufficiali, per ora. De Laurentiis, però, punta a superare quota 25 mila, mai raggiunta nelle precedenti sette stagioni della sua gestione.
Hamsik: "Milan, ti spiego perché non arrivo."
Domani festeggerà il suo ventiquattresimo compleanno. «Ma il regalo da Martina l’ho già ricevuto confessa Marek Hamsik. Un lancio con il paracadute da tremila metri. L’ho fatto prima di presentarmi in ritiro. Neanche un po’ di paura, solo tanta emozione. Volare è bello». Già, volare. Volare nel cielo dipinto di blu. Perché la carriera del campione slovacco è nata e proseguita all’insegna dell’azzurro: quello dello Slovan Brastislava, poi quello del Brescia, quindi quello del Napoli.«Con un’altra maglia non mi sarei rivisto quest’anno. Voglio disputare un grande campionato con il Napoli e fare bene in Champions. Poi, in futuro, chissà. Ma Napoli è la mia seconda casa». Hamsik si sente un ragazzo nato adulto. «Ho cominciato da piccolo ed ho vinto già tanti trofei. Sono diventato capitano della nazionale slovacca. Ho partecipato ad un Mondiale. Ho ancora tanta strada davanti a me». Domani si collegherà con Martina e Christian via Skype. Potrà ricevere così gli auguri ascoltando e vedendo i suoi due amori. Marek e Martina stravedono per Christian che è nato a Napoli,«e presto gli insegnerò qualche parola in dialetto napoletano ». Così come stravedevano Richard e Renata quando a soli diciotto anni in casa Hamsik arrivo Marek, successivamente Michaela.
LE PRIME SCARPETTE - Fu nonno Ivan a fargli trovare nella culla le prime scarpe da calcio.«Mio nonno andò a comprarle in Ungheria perché solo lì si potevano trovare. Le conservo ancora». Predestinato, a dir poco. Il campione del Napoli dove seguire le orme del padre, fare il calciatore e possibilmente diventare più bravo del papà che pur avendo grandi qualità tecniche era arrivato fino alla serie B slovacca.«Mio padre è stato fondamentale per me- confessa Marek -A quattro anni mi iscrisse al settore giovanile dello Jupie Podlavice. Qui ho fatto tutta la trafila. Edin una partita di Allievi segnai 16 gol. Avvenne contro la Dolna Strehova. Rimane un record in Slovacchia». Ma papà Richard è stato più severo che dolce: «Mi allenava lui, mi sgridava, mi martellava, mi accompagnava a scuola. Ma io non volevo saperne di studiare. A scuola non ero tanto bravo». A 14 anni andò a fare un provino allo Sparta Praga. Lo presero ma avrebbe dovuto trasferirsi anche il papà da Banskà Bistrika ed il passaggio sfumò. L’anno successivo i genitori dovettero rimborsare di tasca propria lo Jupie Podlavice per portarlo allo Slovan Bratislava:«Ricordo che vendettero una Skoda pur di farmi approdare in un club dove avrei potuto farmi notare e migliorare».
IN ITALIA - A scovarlo in Slovacchia fu Maurizio Micheli che all’epoca lavorava per il Brescia e che oggi Hamsik ha ritrovato nel Napoli come talent scout. Micheli lo segnalò a Corioni dopo aver assistito ad una qualificazione europea dell’Under 17 slovacca (nel 2003).«Arrivare in Italia per me fu una fortuna. Mi ambientai subito. Ricordo di aver segnato il primo gol con la maglia del Brescia in una gara di Coppa Italia». Indovinate a chi? Al Milan.«Quanti anni hai?», gli chiesero alla fine Braida e Ramaccioni.«Che valutazione ha quel ragazzo?», s’informarono con Corioni. Il patron del Brescia sparò alto:«Più gioca e più salirà di quotazione. Non posso cederlo per meno di cinque milioni di euro». Dietrofront immediato. Qualche anno dopo, invece, volle scommettervi Pierpaolo Marino convincendo De Laurentiis a chiudere gli occhi e procedere.
IL PERSONAGGIO - Hamsik è un tipo tranquillo. Pochi vezzi: un paio di tatuaggi, tra cui il suo segno zodiacale, ed i capelli con la cresta:«Li ho sempre portati così, fin da bambino». Ascolta musica Hi Pop e Rnb. Ama fare palestra e giocare a tennis:«Quest’estate ho ingaggiato un istruttore per migliorare. E domenica sfiderò l’addetto stampa Baldari, devo dargli una lezione». E sorride. Non si professa cattolico praticante. Da quando è arrivato Christian passa tutto il tempo a giocare con lui.
L’ESTATE DEI MISTERI - «Ero in vacanza e non sapevo che in Italia si fosse scatenato un putiferio intorno a me- rivela -Non mi è mai balenata l’idea di lasciare il Napoli. Ne parlavo con Martina al mare e ci chiedevamo: ma questi cosa dicono? Che vogliono da me? Mi sonotrovato coinvolto in una situazione di cui sapevo poco o nulla. Ho lasciato fare. Probabilmente hanno anche forzato certe mie dichiarazioni. Ma il mio unico pensiero era quello di ritrovare i miei compagni del Napoli ed il mister. Ora divido la camera con Gokhan(Inler, ndi), un altro compagno discreto e riservato come me. Ma anche un compagno motivato ed ambizioso come me». Sorride e con malizia conclude:«Anche il mister c’era cascato. Un giorno mi chiese che testa avevo... Che testa dovevo tenere? La solita, fare una grande stagione con il Napoli e stupire anche in Champions League, una competizione conquistata con i denti e che non vedo l’ora che cominci». E Marek è entrato nel cuore dei tifosi, più di ieri, meno di domani.
LE PRIME SCARPETTE - Fu nonno Ivan a fargli trovare nella culla le prime scarpe da calcio.«Mio nonno andò a comprarle in Ungheria perché solo lì si potevano trovare. Le conservo ancora». Predestinato, a dir poco. Il campione del Napoli dove seguire le orme del padre, fare il calciatore e possibilmente diventare più bravo del papà che pur avendo grandi qualità tecniche era arrivato fino alla serie B slovacca.«Mio padre è stato fondamentale per me- confessa Marek -A quattro anni mi iscrisse al settore giovanile dello Jupie Podlavice. Qui ho fatto tutta la trafila. Edin una partita di Allievi segnai 16 gol. Avvenne contro la Dolna Strehova. Rimane un record in Slovacchia». Ma papà Richard è stato più severo che dolce: «Mi allenava lui, mi sgridava, mi martellava, mi accompagnava a scuola. Ma io non volevo saperne di studiare. A scuola non ero tanto bravo». A 14 anni andò a fare un provino allo Sparta Praga. Lo presero ma avrebbe dovuto trasferirsi anche il papà da Banskà Bistrika ed il passaggio sfumò. L’anno successivo i genitori dovettero rimborsare di tasca propria lo Jupie Podlavice per portarlo allo Slovan Bratislava:«Ricordo che vendettero una Skoda pur di farmi approdare in un club dove avrei potuto farmi notare e migliorare».
IN ITALIA - A scovarlo in Slovacchia fu Maurizio Micheli che all’epoca lavorava per il Brescia e che oggi Hamsik ha ritrovato nel Napoli come talent scout. Micheli lo segnalò a Corioni dopo aver assistito ad una qualificazione europea dell’Under 17 slovacca (nel 2003).«Arrivare in Italia per me fu una fortuna. Mi ambientai subito. Ricordo di aver segnato il primo gol con la maglia del Brescia in una gara di Coppa Italia». Indovinate a chi? Al Milan.«Quanti anni hai?», gli chiesero alla fine Braida e Ramaccioni.«Che valutazione ha quel ragazzo?», s’informarono con Corioni. Il patron del Brescia sparò alto:«Più gioca e più salirà di quotazione. Non posso cederlo per meno di cinque milioni di euro». Dietrofront immediato. Qualche anno dopo, invece, volle scommettervi Pierpaolo Marino convincendo De Laurentiis a chiudere gli occhi e procedere.
IL PERSONAGGIO - Hamsik è un tipo tranquillo. Pochi vezzi: un paio di tatuaggi, tra cui il suo segno zodiacale, ed i capelli con la cresta:«Li ho sempre portati così, fin da bambino». Ascolta musica Hi Pop e Rnb. Ama fare palestra e giocare a tennis:«Quest’estate ho ingaggiato un istruttore per migliorare. E domenica sfiderò l’addetto stampa Baldari, devo dargli una lezione». E sorride. Non si professa cattolico praticante. Da quando è arrivato Christian passa tutto il tempo a giocare con lui.
L’ESTATE DEI MISTERI - «Ero in vacanza e non sapevo che in Italia si fosse scatenato un putiferio intorno a me- rivela -Non mi è mai balenata l’idea di lasciare il Napoli. Ne parlavo con Martina al mare e ci chiedevamo: ma questi cosa dicono? Che vogliono da me? Mi sonotrovato coinvolto in una situazione di cui sapevo poco o nulla. Ho lasciato fare. Probabilmente hanno anche forzato certe mie dichiarazioni. Ma il mio unico pensiero era quello di ritrovare i miei compagni del Napoli ed il mister. Ora divido la camera con Gokhan(Inler, ndi), un altro compagno discreto e riservato come me. Ma anche un compagno motivato ed ambizioso come me». Sorride e con malizia conclude:«Anche il mister c’era cascato. Un giorno mi chiese che testa avevo... Che testa dovevo tenere? La solita, fare una grande stagione con il Napoli e stupire anche in Champions League, una competizione conquistata con i denti e che non vedo l’ora che cominci». E Marek è entrato nel cuore dei tifosi, più di ieri, meno di domani.
venerdì 22 luglio 2011
Ugolini: "Nessuno pagherà 32mln per la clausola di Lavezzi perchè non è un grande giocatore.''
Nel corso di Radio Goal, il programma d'informazione sportiva di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Massimo Ugolini, noto giornalista di Sky e ha dichiarato: ''La situazione di Lavezzi è alquanto strana, perché al momento non c'è un club che abbia avanzato un'offerta alla società.
La cifra della clausola è da grandissimo giocatore e Lavezzi - con i limiti che ha sotto porta - non lo è ancora. Detto ciò, nel caso qualcuno dovesse mettere sul tavolo tutti quei soldi, l'ultima parola spetterebbe sempre al giocatore. Secondo me, questo caso è destinato a sgonfiarsi, anche perché non ci sono i presupposti di una cessione del ragazzo. Lavezzi da quello che so sta molto bene a Napoli e, finché non arriva una squadra con trentadue milioni di euro, non si muove''.
La cifra della clausola è da grandissimo giocatore e Lavezzi - con i limiti che ha sotto porta - non lo è ancora. Detto ciò, nel caso qualcuno dovesse mettere sul tavolo tutti quei soldi, l'ultima parola spetterebbe sempre al giocatore. Secondo me, questo caso è destinato a sgonfiarsi, anche perché non ci sono i presupposti di una cessione del ragazzo. Lavezzi da quello che so sta molto bene a Napoli e, finché non arriva una squadra con trentadue milioni di euro, non si muove''.
Venerato: "Per Gastaldello al Napoli manca solo la firma, si fa il nome di Zarate per il dopo-Lavezzi"
Ciro Venerato, giornalista Rai, è intervenuto ai microfoni di “Si gonfia la rete” su Radio CRC . Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia:
“Io so che il Napoli ha chiuso l'affare Gastaldello con la Sampdoria e manca solo la firma del difensore, che Mazzarri conosce benissimo. Palombo? C’è stato un interessamento ma non c’è mai stata una trattativa perché Mazzarri preferiva un giocatore più giovane.
Jovetic è una montatura di De Laurentis perché non c’è nessun presidente al mondo che a mezzo stampa dice il giocatore da prendere quindi posso dire già da adesso che tra tutti i giocatori che il Napoli può trattare, Jovetic è l’ultimo della lista. Penso che arriverà qualcuno dall’estero. Dopo Lavezzi? C’è stato questo colloquio con Bozzo per Gastaldello, poi lo stesso Bozzo ha offerto al Napoli il cartellino di Palladino ma Bigon è stato freddo sull’argomento. Mentre potrebbe esserci un interesse del Napoli per Zarate. Il giocatore piace all’area tecnica anche se ci sono dei dubbi sul piano caratteriale e sul piano tattico visto che ha problemi con i suoi allenatori. Ma con tutto il rispetto una cosa è essere allenato da un tecnico all’antica è un’altra cosa da essere allenato da Mazzarri, a Roma può giocare da 6 e mezzo 7, mentre a Napoli può arrivare a 9. Lavezzi? Al momento si ragiona su un ipotesi di divorzio ma non sul divorzio. È Aguero il primo nome della lista del City ma non vogliono spendere 45 milioni, in questa trattativa si è inserito Mazzoni che ha proposto il Pocho sapendo che Mancini stima il giocatore. Questa trattativa potrebbe portare a Napoli il famoso top player che arriverà dall’estero ma che non credo sia tra i nomi fatti finora”.
“Io so che il Napoli ha chiuso l'affare Gastaldello con la Sampdoria e manca solo la firma del difensore, che Mazzarri conosce benissimo. Palombo? C’è stato un interessamento ma non c’è mai stata una trattativa perché Mazzarri preferiva un giocatore più giovane.
Jovetic è una montatura di De Laurentis perché non c’è nessun presidente al mondo che a mezzo stampa dice il giocatore da prendere quindi posso dire già da adesso che tra tutti i giocatori che il Napoli può trattare, Jovetic è l’ultimo della lista. Penso che arriverà qualcuno dall’estero. Dopo Lavezzi? C’è stato questo colloquio con Bozzo per Gastaldello, poi lo stesso Bozzo ha offerto al Napoli il cartellino di Palladino ma Bigon è stato freddo sull’argomento. Mentre potrebbe esserci un interesse del Napoli per Zarate. Il giocatore piace all’area tecnica anche se ci sono dei dubbi sul piano caratteriale e sul piano tattico visto che ha problemi con i suoi allenatori. Ma con tutto il rispetto una cosa è essere allenato da un tecnico all’antica è un’altra cosa da essere allenato da Mazzarri, a Roma può giocare da 6 e mezzo 7, mentre a Napoli può arrivare a 9. Lavezzi? Al momento si ragiona su un ipotesi di divorzio ma non sul divorzio. È Aguero il primo nome della lista del City ma non vogliono spendere 45 milioni, in questa trattativa si è inserito Mazzoni che ha proposto il Pocho sapendo che Mancini stima il giocatore. Questa trattativa potrebbe portare a Napoli il famoso top player che arriverà dall’estero ma che non credo sia tra i nomi fatti finora”.
Lavezzi, l'agente: "Non esiste nessun caso-Lavezzi"
Nel corso di Radio Goal, trasmissione sportiva in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Alejandro Mazzoni, agente del Pocho Lavezzi. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Non ho avuto modo di ascoltare le parole di De Laurentiis, ma non so perché si parli tanto del Pocho. Oggi non esiste alcuna cosa che ci possa far pensare ad una cessione di Lavezzi. È giusto che il Presidente dica che se un giocatore non vuole più stare a Napoli, bisogna lasciarlo andare, ma - ripeto - ad ora Lavezzi resta in azzurro. Se qualcuno vuole il calciatore, deve prima parlare col Napoli. Cosa vuole Lavezzi? Stare con suo figlio e dimenticare la Coppa America, ché non è andata bene. Ritorno a Napoli? Quando la società vuole che il Pocho ritorni, lui lo farà. Credo che si sta facendo un caso su Lavezzi e non c'è bisogno. È vero, ieri mi sono incontrato con Bigon, ma se avessi voluto parlare di una cosa così importante come la cessione di Lavezzi, non l'avrei fatto sicuramente davanti a tante telecamere. Non mi sembra il momento di parlare di un rinnovo del contratto del mio assistito e ribadisco che si sta montando un caso che non esiste".
José Sosa al Metalist Kharkiv a titolo definitivo!
Era il sogno proibito dell'Estudiantes, riportare El Principito sulle sponde del La Plata, purtroppo per la formazione biancorossa è tutto sfumato. Il Metalist Kharkiv, secondo quanto riportato dal quotidiano online El Dia, ha messo a segno il colpo grazie alla mediazione di Ricardo Giaccone, intermediario del Metalist per l'Argentina. L'Estudiantes aveva fatto un'offerta vicina ai 2 milioni di euro al Napoli, per accaparrarsi i servizi di José Ernesto Sosa; anche se non ci sono cifre ufficiali la somma sborsata dal Metalist dovrebbe essere superiore.
LIVE - Mazzarri insiste sulla difesa. Esercizi sulle conclusioni. De Laurentiis tra i tifosi.
11.20 - De Laurentiis tra i tifosi con sciarpa e cappellino del Napoli per scambiare opinioni. 11.15 - Un gruppo di giocatore lascia il campo. Intanto c'è l'ingresso di De Laurentiis e Fassone. Cori dei tifosi e poi rapido saluto a Mazzarri.
11.00 - Ance per i portieri allenamento con il percorso ad ostacoli. 10.45 - Terminato l'allenamento sulle conclusioni, ora a gruppi la squadra si diverte in torelli con scambi stretti e molto veloci.
10.35 - De Sanctis, Colombo, Sepe e Rosati impegnatissimi ad evitare le conclusioni dalla distanza degli azzurri.
10.22 - Esercizi di palleggio prima di tirare verso la porta.
10.15 - Dopo i movimenti difenivi gruppo impegnato in percorsi ad ostacoli.
10.06 - Ancora esercitazioni tattiche per la retroguardia. Mazzarri ha diviso la rosa in blu e arancioni, Campagnaro funge da interprete per Fernandez.
09.48 - Lavoro a parte per Campagnaro, che per ora si limita ad una leggera corsa
09.46 - Stretching ed esercizi atletici per gli azzurri
09.43 - E' iniziato da qualche minuto l'allenamento odierno sul campo di Dimaro. Ha fatto nuovamente capolino il sole, ma la temperatura si mantiene intorno ai 19°
Sondaggio:Se Lavezzi Dovesse Andare Via Saresti Contento Dell'Arrivo Di Jovetic?
I sondaggi online di NapoliVitaMia non hanno un valore statistico, si tratta di rilevazioni non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità legati alla propria squadra del cuore.
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Look da Champions per il San Paolo.
Sono iniziate ieri mattina alle ore 9.30 le opere di adegua- mento dello stadio San Paolo alle normative imposte dalla Uefa per rendere l'impianto di Fuorigrotta idoneo ad ospitare la Champions. «Per ottempera- re a tutto ciò che ci è stato ri- chiesto — ha detto il neo asses- sore allo sport, Pina Tomma- sielli, presente anche lei allo stadio — occorrono trenta gior- ni lavorativi, ragion per cui so- no fiduciosa che il San Paolo sia pronto già per la prima gara di campionato il 28 agosto». Il Napoli dovrebbe giocarla in ca- sa per la logica dell'alternanza (lo scorso anno si cominciò a Fi- renze), ma potrebbe anche chiedere di esordire in trasfer- ta. La decisione verrà presa nei prossimi giorni, certamente pri- ma di mercoledì quando ver- ranno stilati i calendari.
Situazione - «Le amichevoli previ- ste il 4 e il 7 agosto non verran- no disputate in un impianto a capienza ridotta — ha annun- ciato la Tommasielli, stavolta dai microfoni di Kiss Kiss Napo- li —, mentre ribadisco che tra i lavori che abbiamo in programma non c'è la sostituzione dei sediolini in quanto la Uefa ha concesso una deroga di un an- no in tal senso». Dunque, via al- la rimozione di una parte della rete metallica posta a protezione del settore ospiti, all'adegua- mento della sala regia e controllo (come richiesto dalla Questura) ed all'allestimento della nuova sala stampa e dei locali di rappresentanza dell' Uefa. Spesa prevista: 250.000 euro circa.
Convenzione - Niente da fare, invece, per i tabelloni, che il Napoli ha acquistato ma per i quali c'è un problema relativo al montaggio. «Non è una priorità», ha spiegato l'assessore che poi ha voluto chiarire di non essere mai scesa in polemica con De Laurentiis in merito ad uno «sbilanciamento» a favore del Napoli della convenzione siglata con il sindaco Iervolino, che scadrà nel 2014. «Non mi sono espressa in questo modo, del rinnovo parleremo a tempo debito. Bisogna far conciliare gli interessi della squadra di calcio con quelli dei contribuenti che a modo loro finanziano la ristrutturazione dello stadio». Sulla questione, in serata, dal ritiro azzurro, De Laurentiis ha punzecchiato il Comune.
Situazione - «Le amichevoli previ- ste il 4 e il 7 agosto non verran- no disputate in un impianto a capienza ridotta — ha annun- ciato la Tommasielli, stavolta dai microfoni di Kiss Kiss Napo- li —, mentre ribadisco che tra i lavori che abbiamo in programma non c'è la sostituzione dei sediolini in quanto la Uefa ha concesso una deroga di un an- no in tal senso». Dunque, via al- la rimozione di una parte della rete metallica posta a protezione del settore ospiti, all'adegua- mento della sala regia e controllo (come richiesto dalla Questura) ed all'allestimento della nuova sala stampa e dei locali di rappresentanza dell' Uefa. Spesa prevista: 250.000 euro circa.
Convenzione - Niente da fare, invece, per i tabelloni, che il Napoli ha acquistato ma per i quali c'è un problema relativo al montaggio. «Non è una priorità», ha spiegato l'assessore che poi ha voluto chiarire di non essere mai scesa in polemica con De Laurentiis in merito ad uno «sbilanciamento» a favore del Napoli della convenzione siglata con il sindaco Iervolino, che scadrà nel 2014. «Non mi sono espressa in questo modo, del rinnovo parleremo a tempo debito. Bisogna far conciliare gli interessi della squadra di calcio con quelli dei contribuenti che a modo loro finanziano la ristrutturazione dello stadio». Sulla questione, in serata, dal ritiro azzurro, De Laurentiis ha punzecchiato il Comune.
De Laurentiis su Lavezzi: "Spero faccia la scelta giusta. Al suo posto? Jovetic!''
De Laurentiis su Lavezzi: "Come tutti i giocatori è nelle mani dei procuratori. Bisogna vedere quanto sia capace il suo agente e spero che possa consigliarlo per il suo bene. Noi siamo riconoscenti a lui come lui è riconoscente a noi che lo abbiamo valorizzato. Spero faccia la scelta giusta. Io ho la clausola rescissoria e non posso fare nulla. Mi dispiacerebbe se dovesse andare via, gli faremmo anche una festa al San Paolo per i suoi fan che devon ocapire che c'è un inizio e una fine. Chi vogliamo al suo posto? Forse Jovetic?"
giovedì 21 luglio 2011
Napoli, ecco il quadro di tutte le amichevoli estive.
NapoliVitaMia vi propone il quadro completo di tutte le amichevoli estive 2011 che il Napoli disputerà, sia al San Paolo che in trasferta, prima dell'inizio del prossimo campionato di Serie A, edizione 2011-2012, il cui inizio è previsto in data 28 agosto.
23 luglio NAPOLI-Dilettanti Trentino ore 17:00 (Dimaro)
29 luglio NAPOLI-Barletta 16:30 (Dimaro)
30 luglio NAPOLI-Grosseto ore 17:00 (Rovereto)
04 agosto NAPOLI-Penarol ore 20:45 (Napoli)
07 agosto NAPOLI-Siviglia ore 20:45 (Napoli)
22 agosto NAPOLI-Barcellona Trofeo Gamper (Barcellona)
23 luglio NAPOLI-Dilettanti Trentino ore 17:00 (Dimaro)
29 luglio NAPOLI-Barletta 16:30 (Dimaro)
30 luglio NAPOLI-Grosseto ore 17:00 (Rovereto)
04 agosto NAPOLI-Penarol ore 20:45 (Napoli)
07 agosto NAPOLI-Siviglia ore 20:45 (Napoli)
22 agosto NAPOLI-Barcellona Trofeo Gamper (Barcellona)
Venerato: ''Lavezzi alla fine credo andrà al City.Pronti Vucinic,Pastore e un altro nome importantissimo,ecco chi è...''
A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai: “Le ultime notizie che provengono da Milano sono che il procuratore di Lavezzi è con Bigon per parlare del futuro del giocatore. C’è stata una accelerata del Manchester City ma l’unica cosa certa è che Mazzoni sta parlando con Bigon. Il Manchester ha proposto a Lavezzi un mega contratto. Il Napoli si sta concentrando fortemente sul mercato straniero e sta trattando per un attaccante di prima fascia. Pare che la società sia orientata a cedere il Pocho.
Sono certo che il Napoli rimpiazzerà Lavezzi con un calciatore ancora più forte, che varrà intorno ai venticinque milioni di euro, quindi un top player.
Il Napoli oltre a Pastore, Vucinic e Menez sta lavorando all’oscuro su una pista europea di grande livello”.
Sono certo che il Napoli rimpiazzerà Lavezzi con un calciatore ancora più forte, che varrà intorno ai venticinque milioni di euro, quindi un top player.
Il Napoli oltre a Pastore, Vucinic e Menez sta lavorando all’oscuro su una pista europea di grande livello”.
Napoli, incontro tra Bigon e Mazzoni:Addio Pocho?
Secondo quanto riportato da Radio Marte, è in corso all'Hotel Hilton di Milano un incontro tra il ds Riccardo Bigon e l'agente di Lavezzi, Alejandro Mazzoni. Si starà discutendo del futuro del pocho, accostato nell'ultimo periodo al Manchester City.
venerdì 15 luglio 2011
De Laurentiis: "Manchester, Ferguson mi ha promesso che..."
Nel corso della presentazione di Mario Alberto Santana, il presidente Aurelio De Laurentiis, ha parlato anche dell'ipotesi di giocare contro il Manchester United. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "Manchester United al San Paolo? Per quest'anno l'amichevole con lo United non si farà, ma solo per una questione legata ai tempi. Loro, infatti, partiranno prima per il ritiro e quindi non ci sarà la possibilità di disputare un incontro tra i Red Devils e la squadra azzurra. Lo stesso Ferguson, però, mi ha promesso che il prossimo anno verranno a giocare al San Paolo".
IL MATTINO - Tre club su Sepe.
Secondo quanto riferisce l'edizione odierna de Il Mattino, sul giovane portiere del Napoli classe 1991, Luigi Sepe, ci sarebbero tre club: Barletta, Capri e Pisa. Sepe ha esordito in Seire A con la maglia del Napoli a Firenze in una gara persa per 2-1, dimostrando comunque molta personalità, nonostante la giovane età.
Ecco Dzemaili: "Con Inler coppia perfetta sin dallo Zurigo. Napoli è un sogno e con la Juve.."
Dzemaili. Il centrocampista svizzero si presenta a Castel Volturno con le idee chiare: "Dobbiamo confermare o migliorare il terzo posto di quest'anno. E goderci la Champions League, tutta da giocare: per me è un sogno"
COPPIA MAGICA - "Con Inler ho giocato due anni nello Zurigo, abbiamo vinto il campionato e ci trovavamo alla perfezione in campo. Ci completiamo bene, non avremo bisogno di tempo per amalgamare la nostra intesa. Vizio del gol? A Parma ne ho fatti pochi, ma nello Zurigo andai a segno sei volte, anche Gokhan è un giocatore bravo nella realizzazione. Il 3-4-3? E' un modulo offensivo, bisogna correre molto. Abbiamo tanta qualità in attacco, noi centrocampisti dovremo dare soprattutto equilibrio. Per quanto riguarda le mie potenzialità, spero di poter dare sempre di più, questa è una grande squadra dove posso sicuramente migliorare ancora"
VOGLIA DI NAPOLI - "La molla che mi ha spinto a venire qui? Il sol fatto che si trattasse del Napoli: una società del genere non si può rifiutare. Tempo fa chiamai Inler dicendogli di venire in azzurro, perchè ero e sono convinto che insieme possiamo fare molto bene. Qualche parola di napoletano? E' difficile, devo iniziare a migliorare l'italiano, poi si vedrà! So che ci attendono tante sfide, e so bene che quella con la Juventus è molto sentita dal pubblico azzurro: anche per me è così, un pò perchè ho giocato nel Torino, ma soprattutto perchè ho un amico che fa il tifo per i bianconeri. Lavezzi, Hamsik e Cavani? L'argentino è determinante in questa squadra, Hamsik con i suoi inserimenti è letale, mentre l'attaccante uruguaiano può far gol in qualsiasi momento e cerca sempre di aiutare la squadra"
COPPIA MAGICA - "Con Inler ho giocato due anni nello Zurigo, abbiamo vinto il campionato e ci trovavamo alla perfezione in campo. Ci completiamo bene, non avremo bisogno di tempo per amalgamare la nostra intesa. Vizio del gol? A Parma ne ho fatti pochi, ma nello Zurigo andai a segno sei volte, anche Gokhan è un giocatore bravo nella realizzazione. Il 3-4-3? E' un modulo offensivo, bisogna correre molto. Abbiamo tanta qualità in attacco, noi centrocampisti dovremo dare soprattutto equilibrio. Per quanto riguarda le mie potenzialità, spero di poter dare sempre di più, questa è una grande squadra dove posso sicuramente migliorare ancora"
VOGLIA DI NAPOLI - "La molla che mi ha spinto a venire qui? Il sol fatto che si trattasse del Napoli: una società del genere non si può rifiutare. Tempo fa chiamai Inler dicendogli di venire in azzurro, perchè ero e sono convinto che insieme possiamo fare molto bene. Qualche parola di napoletano? E' difficile, devo iniziare a migliorare l'italiano, poi si vedrà! So che ci attendono tante sfide, e so bene che quella con la Juventus è molto sentita dal pubblico azzurro: anche per me è così, un pò perchè ho giocato nel Torino, ma soprattutto perchè ho un amico che fa il tifo per i bianconeri. Lavezzi, Hamsik e Cavani? L'argentino è determinante in questa squadra, Hamsik con i suoi inserimenti è letale, mentre l'attaccante uruguaiano può far gol in qualsiasi momento e cerca sempre di aiutare la squadra"
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