mercoledì 31 agosto 2011

Milito:''Per lo Scudetto c'è anche il Napoli,Pandev giocatore incredibile!''

L'attaccante dell'Inter, Diego Milito, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano spagnolo Marca. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Scudetto? Molte squadre si sono rinforzate, su tutte il Napoli. Credo che gli azzurri con Pandev,essendo un grande giocatore,abbiano raggiunto lo stesso livello nostro e del Milan, sarà una bella lotta“ 

De Laurentiis: "Fideleff ha firmato,Gargano non ha rinnovato. La Fiorentina voleva Cigarini ma ho preferito darlo a Marino.''

Aurelio De Laurentiis fa un bilancio del mercato a Marte Sport Live: "Alle 15 ha firmato Fideleff. E' stato un acquisto complicato, sono estremamente contento e soddisfatto. Eravamo partiti sul brasiliano Juan, ma non mi ha trasmesso una corretta energia. E poi siamo sicuri che i brasiliani funzionino con gli argentini? Ne abbiamo già tanti di argentini e ho pensato fosse meglio prenderne un altro. Ho detto a Bigon di non pensarci due volte". De Laurentiis chiarisce pure le voci su Gargano: "Non ha affatto rinnovato il contratto, non capisco chi mette in giro certe voci. Sul suo sito? Davvero non so che dire, sono io che decido queste cose e non abbiamo fatto nulla. La Fiorentina? Ci siamo sentiti con Corvino, volevano il nostro regista che poi è finito all'Atalanta. Non mi ha mai chiesto Gargano". De Laurentiis commenta le parole di Petrucci: "E' un grande presidente del Coni. Abbiamo condiviso pensieri che al momento è difficile applicare. Io ragiono da imprenditore e il calcio italiano deve ritornare a certi livelli. Non dobbiamo essere condizionati da nessuno. Lo sciopero? Questo calcio è superato e vecchio, deve sapersi mettere in discussione. Ora c'è questo problema immediato del contratto, ma il vero problema è sul piano culturale e bisogna prescindere dal giocare o meno. Non c'è la necessità di giocare con la pistola sulla tempia, Abete deve preoccuparsi di tante cose, non si può risolvere un problemino e dimenticare un problemone. Ad esempio deve ascoltarmi e permettermi di costituire il Napoli B con divieto di promozione in A. Sarebbe uno spettacolo garantito e molti presidenti risolverebbero pure le difficoltà delle maxi rose. Lippi? Può venire quando vuole, ha un posto in tribuna d'onore. Napoli è casa sua, è burbero quanto basta come me".

IL BORSINO FINALE DEL CALCIOMERCATO - Preso Fideleff. Piazzati Cigarini e Bogliacino, Rinaudo resta.

Si è chiuso il calciomercato. Il Napoli ha perfezionato l'acquisto in difesa: arriva Ignacio Fideleff, argentino classe '89 del Newell's Old Boys. Preso in comproprietà anche il classe '91 Davide Bariti dalla Triestina. Il centrocampista resterà in prestito al Vicenza per questa stagione.

In uscita Bigon è riuscito a piazzare due esuberi su tre: Bogliacino è andato al Bari a titolo definitivo, mentre Cigarini è passato in prestito secco all'Atalanta. Dalla Bona ha rescisso il contratto e si è accasato al Mantova. Il giovane Jacopo Dezi resta al Napoli, così come Leandro Rinaudo.

IN ENTRATA :
Fernandez 100% (a titolo definitivo per 2,8mln, Estudiantes)
Donadel 100% (svincolato)
Mannini 100% (a titolo definitivo, riscattato, Sampdoria)
Dumitru 100% (in comproprietà, esercitato riscatto della metà 1,5mln, Empoli)
Dzemaili 100% (a titolo definitivo, 7mln, Parma)
Rosati 100% (a titolo definitivo, circa 2,5mln, Lecce)
Inler 100% (a titolo definitivo per 16-18mln, Udinese)
Britos 100% (a titolo definitivo, 7-10mln, Bologna)
Santana 100% (svincolato)
Colombo 100% (a titolo definitivo, Triestina)
Lucarelli 100% (Parma)
Chàvez 100% (a titolo definitivo, circa 1,1mln, San Lorenzo de Almagro)
Pandev 100% (in prestito, Inter)
Fideleff 100% (a titolo definitivo, Newell's Old Boys)
Bariti 100% (in comproprietà, Triestina).

IN USCITA :

Hoffer 100% (in prestito, Eintracht Francoforte)
Denis 100% (a titolo definitivo, circa 1,5mln, Udinese)
Lucarelli 100% (fine contratto)
Iezzo 100% (fine contratto)
Gianello 100% (fine contratto)
Cribari 100% (fine contratto)
Pazienza 100% (fine contratto)
Santacroce 100% (in prestito con diritto di riscatto della metà a 1,5mln, Parma)
Blasi 100% (a titolo definitivo, Parma)
Yebda 100% (non riscattato, rientro al Benfica)
Maiello 100% (in prestito con diritto di riscatto, Crotone)
Donnarumma 100% (in prestito, Nocerina)
Insigne 100% (in prestito, Pescara)
Vitale 100% (in prestito Bologna)
Ciano 100% (in prestito, Crotone)
Bucchi 100% (rescissione contrattuale)
Amodio 100% (rescissione contrattuale)
Dumitru 100% (in prestito, Empoli)
Sosa 100% (a titolo definitivo, Metalist Kharkiv)
Sepe 100% (in prestito, Pisa)
Izzo 100% (in prestito, Triestina)
Palumbo 100% (Monza)
Devena 100% (in prestito, Triestina)
Mannini 100% (in comproprietà, Siena)
Varriale 100% (Aversa Normanna)
Gatto 100% (Aversa Normanna)
Piccirillo 100% (Aversa Normanna)
Dalla Bona 100% (rescissione contrattuale)
Diana 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Monda 100% (in prestito, Aversa Normanna)
Ruiz 100% (a titolo definitivo, Valencia)
Bogliacino 100% (a titolo definitivo, Bari)
Cigarini 100% (in prestito, Atalanta)
Bariti 100% (in prestito, Vicenza).

ROSA ATTUALE :

PORTIERI: De Sanctis, Rosati, Colombo
DIFENSORI: Aronica, Campagnaro, Cannavaro, Grava, Fernandez, Fideleff, Rinaudo, Britos
CENTROCAMPISTI: Dossena, Gargano, Donadel, Maggio, Zuniga, Dzemaili, Inler
ATTACCANTI: Cavani, Lavezzi, Hamsik, Pandev, Mascara, Lucarelli, Santana, Chavez, Dezi.

martedì 30 agosto 2011

Napoli, Pandev soluzione ideale: ma a gennaio si potrebbe tornare su Rossi. Ecco perchè...

Goran Pandev rappresenta la soluzione migliore per il Napoli, sia dal punto di vista tecnico che da quello tattico, ma anche da quello economico, essendo arrivato in prestito gratuito e con l'Inter che pagherà parte dello stipendio al macedone. Certo, Giuseppe Rossi sarebbe stata la soluzione più affascinante, senza nulla togliere a Pandev, tranne che dal punto di vista economico, dato lo stipendio elevato. Inoltre, Rossi non potrebbe partecipare alla Champions League col Napoli, avendo giocato i preliminari col Villarreal, se non a gennaio. E per finire, Pandev a Napoli sa di non essere venuto a fare il titolare, mentre se fosse venuto Rossi, sarebbe successa "la disturbata" per chi tra lui ed uno dei tenori si sarebbe dovuto accomodare in panchina. A gennaio, appunto, l'ipotesi Rossi potrebbe riaprirsi, qualora tutte le variabili di seguito esposte saranno valorizzate come "true": il Napoli che va bene in campionato, che supera il girone di Champions (specialmente se lo farà a punteggio pieno contro il Villarreal) e se la Coppa Italia diventa un obiettivo piuttosto che una semplice distrazione, come in casa azzurra è sempre apparsa. Mercato comunque chiuso sul fronte attacco e, come detto in apertura, è stata fatta la scelta migliore: senza nulla togliere ai vari Amauri, Trezeguet e company, che - chi per un motivo e chi per un altro - non avrebbero rappresentato la perfetta compatibilità che al momento risponde al nome di Pandev.

Gianluca Di Marzio: "Il mancino è Fideleff, ecco perchè. Gargano e Chavez restano. Difficile piazzare gli esuberi"

Il massimo esperto di calciomercato di SKY, Gianluca Di Marzio, nel corso di Marte Sport Live su Radio Marte ha parlato del mercato del Napoli. Ecco quanto evidenziato da AreaNapoli.it: "La notte è stata lunga ed ha portato alla chiusura per Fideleff. Mancano solo le firme, ma la scelta è stata fatta e partirà in giornata per l'Italia. Facciamo chiarezza: il Napoli ha fatto delle valutazioni su Juan e Fideleff. Juan in prospettiva può diventare un campione ed è anche più forte di Fideleff, ma non è ancora all'altezza dell'Italia e dell'Europa. Viceversa, Fideleff è un calciatore che il Napoli ritiene più adatto alla difesa a tre ed è pronto per l'avventura napoletana; è un osso duro, un mastino in marcatura, davvero asfissiante, che si adatta benissimo alle idee di Mazzarri, dato che Juan è molto più simile a Ruzi che, se fosse servito, sarebbe rimasto. Parliamo comunque di un ragazzo che sarà alle spalle di Aronica e di Britos appena sarà guarito. Gargano? No, non ho sentore della sua partenza. Sarà difficile anche piazzare Rinaudo e Bogliacino, mentre per Cigarini c'è l'atalanta. Chavez? Resta, poi a gennaio si vedrà e, da quel che so io, non si parla di uscita nemmeno per Mascara ne' per Santana", ha concluso Di Marzio.

mercoledì 24 agosto 2011

Hamsik: "Barça migliore squadra al mondo. Dobbiamo dimenticare la sconfitta, ora inizia il campionato!"

Attraverso il suo sito ufficiale, il centrocampista del Napoli Marek Hamsik è tornato sulla sconfitta al Camp Nou contro il Barcellona. Queste le sue parole: "E' stato un onore per noi giocare al Camp Nou. Il Barcellona ha dimostrato di giocare bene al calcio, credo sia la migliore squadra al mondo".
Ora però, a due giorni dalla sfida in terra catalana, è giunto il momento di guardare avanti: "Bisogna dimenticare questa sconfitta perché nel fine settimana abbiamo la prima partita di campionato".

Castelvolturno, 24 agosto: doppia seduta in vista del Genoa

Doppia seduta per il Napoli al centro sportivo di Castelvolturno dove gli azzurri preparano il match contro il Genoa, debutto in campionato di domenica al San Paolo, alle ore 18:00. Al mattino riscaldamento atletico, poi allenamento tecnico tattico e successivamente lavoro specifico uno contro uno col pallone. Nel pomeriggio seconda seduta. Lo riferisce la SSC Napoli attraverso il sito ufficiale.

Auguri a Colombo per il suo 36esimo compleanno.

Compleanno in casa Napoli, Roberto Colombo, festeggia oggi il suo 36esimo compleanno. Il terzo portiere azzurro è nato a Monza il 24 agosto 1975. A Roberto vanno i migliori auguri di tutti i tifosi azzurri e della Redazione di NapoliVitaMia.

4-4-2: ''Shaqiri ultimo colpo ad effetto dei partenopei!''

Secondo quanto riferisce il portale svizzero 4-4-2.com, dopo la sconfitta di Barcellona il Napoli avrebbe preso coscienza del fatto di doversi rinforzare ed avrebbe pensato di rilanciare l'offerta per il 19enne trequartista del Basilea, Xherdan Shaqiri. Si attenderebbe dunque un'offerta concreta da parte del club partenopeo a quello svizzero nei prossimi giorni.

Setti:"Ramirez è stato tolto dal mercato, ma se il Napoli ci fa un'offerta interessante..."

Maurizio Setti, vicepresidente del Bologna, è intervenuto nel corso di "Si gonfia la rete" su Radio Crc ed ha parlato di Ramirez e Britos. Ecco quanto evidenziato da NapoliVitaMia: "Ramirez è un giocatore del Bologna che ha un contratto di altri quattro anni, quindi siamo tranquilli. Non può tornarsene in Uruguay perchè le clausole non lo prevedono e sono certo che il ragazzo sia stato un po' montato da tutte le voci e dai suoi procuratori. Non è andata a buon fine la trattativa con la Fiorentina e l'abbiamo tolto dal mercato. Se poi domattina si presenta il Napoli con un'offerta importante, se ne potrà parlare. Bologna non è una piazza che può ambire alla Champions, quindi non vogliamo costringere i nostri giocatori a restare in ombra qui, ma non possiamo nemmeno castrarci da soli dando via i migliori giocatori per pochi spiccioli. Il ragazzo è giovane, ha 20 anni ed è più influenzabile rispetto a colleghi più grandi rispetto all'idea di giocare in club più importanti. Se abbiamo parlato col Napoli di Ramirez? Giusto ad inizio mercato c'è stato qualche pour parler, ma ?non solo col Napoli con cui, concretamente, non si è mai davvero parlato di nulla. Britos? E' un buon giocatore, peccato per l'infortunio. Ha doti tecniche che qui a Bologna stiamo ancora rimpiangendo e, appena guarirà, lo dimostrerà: il suo costo, dunque, è equo in funzione del suo valore", ha concluso Setti.

De Laurentiis: "Voglio fare del Napoli il nuovo Barcellona. Ho fiducia in Mazzarri. Infortunio Britos? Mi aspetto un grande Victor Ruiz"

Il viaggio nel futuro è una panoramica a trecentosessanta gradi da memorizzare con gli occhi fissi come telecamere e il database della memoria che registra, elabora, pro­getta: e in quel pianeta Bar­ça, l’universo calcistico abi­tato da marziani, i dettagli e i particolari rappresentano la sintesi di una rivoluzione da muovere con piccoli pas­si: "Tutto molto bello, qui c’è l’evoluzione. Ma noi pos­siamo fare altrettanto. Il Barcellona ha i trofei, ma il Napoli ha la sua storia, che poi è anche storia del cal­cio. E quando dico che un giorno noi vorremmo essere come loro, non esagero".
FULL IMMERSION - Il calcio os­servato dal buco della ser­ratura è un concentrato di luoghi comuni, di interpre­tazioni vaghe o (persino) di leggende metropolitane: ma l’Università del football, vi­visezionata nelle viscere, è la cartina di tornasole che Aurelio De Laurentiis scru­ta al termine di una giorna­ta di full immersion tra la Ciutat Esportiva – e dunque la Cantera – e il Museo, tra il Camp Nou e i segreti mai confessati di un club con il quale è esplosa simpatia ed è emersa l’empatia: "Un esempio, ci mancherebbe: però credo che anche Napo­li abbia le potenzialità per diventare una potenza. Nel nostro piccolo, in sette anni, qualcosa abbiamo fatto. Ma io in testa ho talmente tante idee. Io so di avere tifosi im­pagabili, e a loro dico di non farsi condizionare dal 5-0 del Gamper".

NOI COME IL REAL - Il tour nel mito comprende la radio­grafia completa d’un pro­cesso imprenditoriale-cul­turale che merita approfon­dimento e il De Laurentiis curiosone che ha scelto di capire e se ne è andato con il dg Fassone – ma pure con l’architetto, Gundi Wid­mann – a fare una gita in Barça, nella sua agenda personale infila post it che comprendono input sulla cantera strappati a Guiller­mo Amor e strategie socie­tarie confessate da Andoni Zubizarreta, prima di intru­folarsi tra le fontanelle del bilancio, conversando con il reponsabile del marketing, Laurent Colette: "I numeri sono giganteschi, però que­st’anno il Barcellona sarà costretto a chiudere con un lieve passivo; noi, e credo sia un merito, riusciamo a definire il bilancio in attivo. Ciò non significa che siamo più bravi, ci mancherebbe: ma che siamo attenti al no­stro processo di crescita. I risultati vanno letti a tutto campo, anche e soprattutto dal punto di vista finanzia­rio: perché i conti garanti­scono il futuro della società. La sconfitta di lunedì non mi allarma, anzi ai ragazzi ho detto di stare tranquilli e di far coraggio a Britos: pu­re il Real Madrid ne prese cinque, in gara vera. E allo­ra, filosoficamente, possia­mo già sentirci al livello deiblancos...".

IL "CAMPUS" - L’erba dei vi­cini è sempre più verde, ma quella della Ciutat Esporti­va è un inno alla speranza, un giardino in cui lasciar germogliare i talenti allo stato puro, prima di lanciar­li incontro alla gloria. Le dieci e trenta del mattino, intorno c’è la freschezza della cantera, ragazzi che sprizzano felicità perché hanno appena firmato un contratto per sognare, e le immagini di quel 5-0 sul Na­poli che scivolano sui tele­visori al plasma e spingono a riderci un po’ («m’accogliete così...?») so­no ormai il passato: "Guar­do avanti, consapevole del­la consistenza della squa­dra e di Mazzarri. Ho fidu­cia in lui, nel suo metodo, nelle sue scelte. Sul merca­to non torneremo, perché in organico abbiamo Victor Ruiz, che ci avrebbero paga­to più di quanto c’è costato. E ciò dimostra una volta di più la bontà dei nostri inve­stimenti. Sui giovani ci ab­biamo sempre creduto, è stata la nostra filosofia, e lo dimostra l’organico: conti­nueremo su questo solco, scrutando orizzonti sempre più ampi".

STADIO & MUSEO - L’altra fac­cia della luna è marketing ridondante con lo store, uno stadio comodo ancorché an­zianotto (54 anni, portati pe­rò benino), un museo carico di suggestioni che esibisce coppe, medaglie e sforna immagini da pelle d’oca: "La tentazione di fare al­trettanto a Napoli è forte, perché la storia di Marado­na su tutti, poi quella di Si­vori, quella di Zoff, quella di Careca, quella di Krol, è lì che parla. Sarebbe bello in­novare, avvicinando, che so, un eventuale museo del Na­poli alle accattivanti crea­zioni degli Universal Stu­dios di Los Angeles, con sce­ne dei campioni che hanno vestito la nostra maglia ad abbracciare, a travolgere i visitatori, un po’ come acca­de negli Usa. Noi non ci fer­miamo e la mia presenza qui ne è testimonianza. Ora mi rimetto in viaggio, vado al sorteggio Champions a Montecarlo, dove spero che l’urna mi regali il Bayern Monaco o una inglese. Fre­quentando le grandi, si ma­tura più in fretta. E io voglio fare del Napoli, ma con il giudizio che serve, un nuovo Barcellona. Noi, come loro, abbiamo la forza dell’amore della gente". Muy bien!

martedì 16 agosto 2011

Napoli-Genoa, biglietti in vendita da domani: ecco i prezzi.

Da mercoledì 17 agosto alle ore 10.00 sono in vendita i biglietti per Napoli-Genoa, prima giornata di Serie A, in programma domenica 28 agosto alle ore 18.00 al San Paolo. I tagliandi si potranno acquistare al Botteghino 5 dello stadio e nelle abituali ricevitorie abilitate. E' consentito l'acquisto di un solo tagliando a persona ed è vietato il cambio utilizzatore.

Napoli-Genoa: i prezzi

SETTORE PREZZO PREVENDITA

 Tribuna Onore Euro 129 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 74 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 44 + Euro 1
Distinti Euro 34 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 24 + Euro 1
Curve Euro 9,50 + Euro 0,50
Napoli-Genoa: prezzi ridotti (donne e under 16)

SETTORE PREZZO PREVENDITA

 Tribuna Onore Euro 99 + Euro 1
Tribuna Posillipo Euro 49 + Euro 1
Tribuna Nisida Euro 34 + Euro 1
Distinti Euro 24 + Euro 1
Tribuna Laterale Primo Anello Euro 17 + Euro 1
Curve ---------- ----------

Napoli, nel pomeriggio ripresa a Castel Volturno.

Il Napoli prosegue gli allenamenti a Castelvolturno. Dopo due giorni di riposo - riporta il sito ufficiale - gli azzurri preparano il match con il Barcellona per il Trofeo Gamper di lunedì 22 agosto al Camp Nou. Oggi seduta pomeridiana.

Chávez: "A breve sarò del Napoli. Non vedo l'ora di indossare quella maglia. Lavezzi idolo assoluto"

Il Napoli prepara l'ennesimo colpo di mercato proveniente dal Sudamerica. In arrivo Cristian Chávez, attaccante classe '87 del San Lorenzo de Almagro. Di seguito sensazioni ed emozioni dell'argentino, raccolte in un'intervista rilasciata alla redazione di NapoliVitaMia.

Chavez-Napoli, ci siamo. Quanto manca per il tuo trasferimento in maglia azzurra?
"Devo parlare con il presidente del San Lorenzo, Carlos Abdo, per definire alcuni dettagli. In poche ore sarò un giocatore del Napoli. Si tratta di un passo molto importante per me"

La maglia azzurra si avvicina sempre di più. Emozionato?
"Sono molto felice. Ho atteso a lungo questa opportunità di trasferirmi in Europa. Ora è arrivato il Napoli, un grandissimo club dove gioca il mio idolo: Ezequiel Lavezzi. Sono pronto a dare il massimo per questa gloriosa maglia, una delle più importanti del mondo. Voglio fare la storia di questo club"

Quali sono le tue caratteristiche migliori?
"Sono un attaccante rapido. Posso giocare anche da centrocampista destro. Nella scorsa stagione ho segnato 15 gol con la maglia dell'Atlético Tucumán"

Il reparto offensivo del Napoli dispone già di calciatori importanti come Lavezzi, Hamsik e Cavani. Quali sono le tue aspettative?
"Prima di tutto voglio ambientarmi bene al calcio italiano. Spero di poter competere con loro per giocarmi un posto da titolare. Sarà dura, ma ci proverò"

Conosci le cifre dell'operazione?
"Non c'è ancora nulla di definito. Tuttavia esiste una clausola rescissoria di 1.300.000 dollari. Presidente ed allenatore del San Lorenzo stanno cercando di trattenermi fino a dicembre. Tutto si deciderà in queste ore"

Quando arriverai a Napoli?
"Il mio agente mi ha detto che tra mercoledì e giovedì firmerò il contratto quinquennale con il Napoli. Non vedo l'ora di arrivare e di mettermi a disposizione"

Cristian per chiudere, il tuo saluto ai tifosi azzurri...
"Attraverso il vostro sito mando un saluto affettuoso a tutti i tifosi del Napoli. Spero di regalarvi tanta felicità, darò tutto per questa maglia"

lunedì 1 agosto 2011

E sono 85, buon compleanno Napoli!

Ottantacinque anni e non mostrarli affatto. Sono gli anni in cui la Napoli del pallone si stringe intorno al suo simbolo, il Napoli. Il 1 agosto del 1926 l'imprenditore Giorgio Ascarelli fonda l'Associazione Calcio Napoli dalla precedente Internaples. Viene scelta la casacca azzurra che rappresenta il cielo e il mare della città. Il simbolo è inizialmente un cavallo ma il primo campionato nazionale lascia più amarezze che soddisfazioni. Si narra che alcuni tifosi paragonano la squadra ad un ciuccio più che ad un cavallo e precisamente o' ciuccio e fichelle , l'asino di un contadino gravato da oltre trenta piaghe. Nasce così, il simbolo del ciuccio dopo quel campionato 1926/27. Il Napoli gioca nel piccolo stadio dell'Arenaccia ma Ascarelli costruisce di tasca propria il primo vero stadio del club, il Partenopeo, inaugurato nel 1930 con una capienza di dodicimila posti.
Ascarelli, prima di morire prematuramente, getta le basi per il primo grande Napoli della storia, per alcuni più forte anche di quello dell'era d'oro. E' il Napoli dei campioni Sallustro e Vojak, del grande portiere Cavanna, della solida coppia difensiva Vincenzi e Innocenti. Nel 1942 i bombardamenti della seconda guerra mondiale distruggono lo stadio, noto come Ascarelli in memoria del primo presidente azzurro. Il Napoli giocherà al Collana del Vomero fino al 1959 per passare poi al San Paolo. Nel 1945 compare per la prima volta la N sulle maglie con Achille Lauro alla guida del club.

Lo stemma del club sarà rivisitato nel 1964 sotto la presidenza di Roberto Fiore che battezza l'attuale denominazione Società Sportiva Calcio Napoli Spa. La N diventa più piccola per fare spazio alla nuova denominazione. Dopo Ascarelli, Fiore torna a far sognare i tifosi acquistando in un colpo solo Sivori e Altafini dalle blasonate Juventus e Milan. Il vero colpo del giovane presidente fu la realizzazione di un capitale sociale notevole grazie alla vendita degli abbonamenti alle aziende che, a loro volta, li cedevano a rate ai propri dipendenti (il futuro Cral). Gli abbonati furono 69 mila e il sistema consentì alle banche di aprire il credito al club che operò alla grande sul mercato. Il Napoli si piazza terzo e poi secondo sfiorando il tricolore. I contrasti con Lauro favorirono, però, un socio giovane, Corrado Ferlaino, che dal 1969 diventò il presidente e il maggiore azionista del Napoli.
Sotto la guida dello scaltro ingegnere si alternarono campionati buoni, tanti colpi in entrata come quelli di Savoldi e Krol, ma anche in uscita, come le cessioni di Claudio Sala, Zoff e Altafini. Alti e bassi che portarono il Napoli a sfiorare anche lo scudetto in due annate fino a quando l'ingegnere non acquista Diego Armando Maradona per costruire il Napoli vincente. Gli scudetti e le coppe sono il coronamento di un sogno inseguito dalla tifoseria.

Il resto è storia recente. Le vittorie dell'era Maradona sono costate tanto in termini di bilancio e gettano le basi per ben quindici anni bui dove l'ingegnere è costretto a cedere i pezzi migliori per tenere a galla il club. Ferlaino, grazie alla sua abilità, riesce a cedere il club a Totò Naldi dopo la parentesi Corbelli. Naldi non riesce, però, a risanare la società. Il club fallisce nel 2004 e a rimetterci più di tutti è l'imprenditore alberghiero.

Il fallimento, però, apre la strada alla rinascita firmata Aurelio De Laurentiis che già nel 1999 tentò di strappare il Napoli a Ferlaino con l'appoggio dell'ex presidente Roberto Fiore. La trattativa fallì e Fiore promise a De Laurentiis che si sarebbe fatto vivo nel momento opportuno per invitarlo nuovamente a prendere il Napoli. L'occasione nasce nel 2004. E' il 31 luglio, il Napoli si avvia al fallimento e Fiore mantiene la promessa contattando a Capri Aurelio De Laurentiis che si convince.

Rinasce il Napoli con la denominazione temporanea di Napoli Soccer. Due anni dopo il club acquisirà nuovamente la vecchia denominazione.